Uomini Illustri
a cura di Rocco Nigro



Ad Anzi è legata la figura di Amico Bartolomeo, un grande Gesuita, che qui nacque nel 1562 e che professò filosofia e teologia per lungo tempo fino a diventare "Prefetto degli studi di Napoli".
Nel 1800 si segnalarono Michele d'Aquino ed Arcangelo Battaglia, due figli di Anzi che parteciparono con intensa passione alle vicende rivoluzionarie del 1848.
Di essi, non si e'occupata la grande storia, ma il loro ricordo rimane qui vivo tra la gente. Due figli, che affrontarono il destino in consapevole dignità, come accadde ad un altro figlio di Anzi:

Francesco Paolo Biscaglia. Giovane avvocato, perseguitato politico antifascista, dopo aver assaporato l'amaro pane del confinato, nel 1931 espatriò in Francia ove entrò in contatto con il gruppo socialista di Faravalli, Nenni e Saragat.



Ma ad Anzi sono legate figure di altre illustri concittadini come Saverio Cilibrizzi. Di lui sono da ricordare tre grandiose opere: "Storia parlamentare, politica e diplomatica dell'Italia, da Novara a Vittorio Veneto". "I grandi lucani", ed "Il pensiero, l'azione e il martirio della città di Napoli nel Risorgimento e nelle due guerre mondiali". Bruno Lucrezi in "Studi lucani" ricorda cosi' Saverio Cilibrizzi. "Cilibrizzi e l'uomo che visse una lunga vita passando tre epoche storiche: l'età giolittiana, quella del primo dopoguerra e l'involuzione totalitaria dello stato italiano, e quella infine, della ritrovata democrazia dopo la seconda guerra mondiale. Cilibrizzi ha corso sempre al strada della disgrazia. Un uomo morto povero perché gli sono mancate quelle qualità che di solito si richiedono per quella che noi chiamiamo popolarità. Aveva quella serietà, quella dignità personale che lo tenevano lontano da quelli che sono i compromessi e gli intrallazzi.......>> Cilibrizzi non aveva di queste qualità, gli mancavano certe doti. E fu anche per questo, sfortunato, sempre. Un altro si sarebbe avvilito. Ma egli non si avvilì mai. Perché la sua forza, in fondo gli veniva dall'opera sua. Io ricordo, al riguardo, ciò che diceva Giovanni Ansaldo quando riferiva l'impressione che gli aveva suscitato Saverio Cilibrizzi nel presentargli uno dei volumi della monumentale sua Storia Parlamentare. <<Vedendo l'uomo - scriveva Ansaldo - la serietà e la semplicità con cui mi presentava con pochissime parole questo libro, lo guardai in faccia, e feci quello che si fa quando si incontra un uomo: mi alzai in piedi >>. Oppure, il giudizio espressi dal duce, Benito Mussolini e da altre autorevole personalità politiche e del mondo della cultura dell'epoca, in occasione della presentazione della "Storia parlamentare, politica e diplomatica d'Italia da Novara e Vittorio Veneto". Caro Avvocato, la sua Storia politica parlamentare è opera degnissima che merita di essere letta e meditata da quanti intendono professare la politica. Io stesso l'ho utilizzata. E' sempre assai utile conosce il passato, poiché attraverso ciò che fu ci si spiega ciò che e' e ciò che sarà. Le rinnovo l'attestazione della mia più viva simpatia. (Mussolini).



LEOPOLDO DE FEIS
Nato ad Anzi il 28 gennaio 1844 da Domenico e Celestina Bellettieris, agiati possidenti. Accolto dai Barnabiti del Noviziato di San Felice a Napoli fu ordinato sacerdote il 25 marzo 1867. Destinato alla Querce di Firenze, per quindici anni si dedicò all'insegnamento, ma la fervente attività di studioso lo portò ad approfondire le conoscenze nel campo dell'antiquariato e dell'archeologia entrando in contatto con Th. MOMMSEN e G.B. DE ROSSI. Durante il suo soggiorno romano fece parte della Pontificia Accademia della Società di Studi Biblici  e fu socio urbano della Colombaria di Firenze  che gli affidò il riordinamento delle monete e dei sigilli della propria collezione. Lasciato l'insegnamento si dedicò completamente allo studio e tra le sue opere spicca la "Santa Casa di Nazareth ed il Santuario di Loreto" con la quale si attirò molte critiche per aver supporto l'inattendibilità del miracolo di Loreto. Nello stesso periodo studiò la "Filotessera della vite nell'antichità e l'ampelite antifilosserica" dimostrando, sulla base di notizie ricavate da Strabone, che il rimedio più efficacie contro questa malattia della vite era l'asfalto in polvere. Fu anche direttore spirituale del convitto di Firenze fino a quando si manifestò la malattia che il 05 ottobre 1909, nel sanatorio di Livorno, lo portò alla morte.



ANTHONY J.CELEBREZZE
Avvocato di fama mondiale e uomo illustre della politica americana. Nato ad Anzi il 04.09.1909. A soli due anni abbandona il paese natio ed emigra con i suoi genitori negli Stati Uniti d'America. Qui, dopo aver frequentato con grande diligenza gli studi giuridici si  afferma come avvocato di fama mondiale. Assume la carica di sindaco di Cleveland, nell'Ohio per diverse legislature e  nel 1962  viene chiamato a dirigere il Ministero dell'Infanzia e dell'Educazione sotto la Presidenza di J. Kennedy. Carriera politica che è andata avanti per diversi anni, in qualità di senatore dell'Ohio.

 

 

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