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Graffiti Paleocristiani

Albano di Luc.


 

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GRAFFITI PALEOCRISTIANI
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Descrizione dei graffiti e loro possibile simbolismo

Albano di Lucania:

GRAFFITO N. 1 (tav. I)

Pietra piatta in arenaria dura, posta a pochi metri da un antro, sulla quale sono incisi un triangolo, cm. 40 x 20, con la base che fuoriesce dall’angolo inferiore destro. Al lato la lettera greca Y, cm. 16 apertura dei due corni, e cm. 40 di altezza. Il triangolo è equivalente alla lettera greca delta accompagnata dal waw, iniziale della parola Dios (divino) e potrebbe alludere alla Trinità. Al riguardo S. Paolino da Noia nel poema XX (PL. 61, 544-49) identifica la lettera delta accompagnata dal waw con alfa e omega che sono attributi di Cristo e riferisce
anche un esempio di un ossuario dove la lettera delta è accompagnata dal waw, lettera che i giudeo-cristiani adoperavano usualmente per indicare Cristo o semplicemente la croce. La lettera greca Y allude alla potenza della croce di Cristo nel gambo e agli Angeli Michele e Gabriele nei due corni, oppure Cristo in un corno e lo Spirito Santo nell’ altro corno.
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Tav. I Graffito n. 1: delta, ypsilon.

GRAFFITO N. 2 (tav. Il)

Pietra piatta che pavimenta il sentiero sulla quale sono incisi:
un triangolo, cm. 6 di base x cm. 8 altezza; una lettera L, cm. 8 x 6; la lettera Y, cm. 4 apertura dei due corni, cm. 9 altezza; altra lettera “L”, in basso, cm. 5 x 2,5

Il   triangolo, come detto, è l’iniziale della parola Dios (divino); della lettera Y ne è stato illustrato il significato al graffito n. 1. Non è da escludere che talvolta la Y possa indicare il nome di Iesous che nei tempi antichi si chiamava Y(= Yahaweh). La lettera L potrebbe trattarsi della croce con corno a destra che sta per la lettera waw ebraica ed indica la forza. La Bibbia ne fa uso per risaltare la potenza di Dio. Se l’immagine si vede capovolta le lettere L e Y danno l’idea della porta. In tal caso potrebbe voler simboleggiare Cristo-porta:

“Io sono la porta; chi passerà per me sarà salvo” (Gv. 10, 9). Oppure la designazione “porta” trova il suo fondamento nel “lintello” (dal franc. linteau= architrave) che, bagnato dal sangue dell’agnello salvò i primogeniti ebrei: “E bagnate un mazzetto d’issopo nel sangue, e aspergete l’architrave, e l’una e l’altra parte della porta. Imperocchè passerà il Signore che flagellerà gli Egiziani; e quando vedrà il sangue sull’architrave (lo sterminatore) passerà oltre la porta di questa casa” (Es. XII, 22—23).  

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Tav. Il Graffito n. 2: delta, elle, ypsilon.

GRAFFITO N. 3 (tav. III)

Pietra piatta in arenaria dura posta sul margine destro del sentiero presenta più che incisa scolpita una croce a tre corni, cm. 35 x 27. La croce a tre corni simboleggia Cristo con gli Angeli Michele e Gabriele. Questo simbolo nella letteratura giudeo-cristiana è legato con la categoria teologica della anabasis di Cristo per opera di Michele e Gabriele. Se il simbolo lo si vede capovolto potrebbe essere la forma grecizzata del Taw, di cui si dirà in seguito.

Tav. III Graffito n. 3: croce a tre corni.

GRAFFITO N. 4 (tav. IV)  

Spuntone roccioso sulla sinistra del sentiero, in prossimità della Rocca del cappello, sul quale è incisa una croce latina, cm. 40 x 25. Segno cristologico dalla forma comunissima, nel senso che è presente anche negli altri luoghi istoriati dai giudeo-cristiani.  

 

Tav. IV Graffito n. 4: croce latina  

GRAFFITO N. 5 (tav. V)

Masso in arenaria dura al lato destro del sentiero, sul quale è scolpita in negativo la figura di un pesce, cm. 18 lunghezza, cm. 8 di larghezza. Il pesce si pone in relazione al castigo di GIONA, profeta ebreo, il quale inghiottito da un grosso pesce vi stette nel ventre di questo per tre giorni e tre notti, raffigurando il futuro soggiorno d Gesù nel sepolcro e la sua resurrezione (Giona Il, 1-11). Inoltre, la parola ICHTHYS in greco significa PESCE, il cui acrostico JESUS CHRISTOS THEU HYIOS SOTER significa Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore, è il segno più caro al primo cristianesimo.

Tav. V - Graffito n.5:figura di pesce scolpita in negativo 

GRAFFITO N. 6 (tav. VI)

Sullo stesso masso di arenaria, di cui al graffito n. 5, è inciso un grosso triangolo, cm. 60 x 30. Il significato del triangolo è stato illustrato al graffito n. 1.
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Tav. VI Graffito n. 6: grosso triangolo inciso sullo stesso masso di cui al graffito n.5.  

GRAFFITO N. 7 (tav. VII)  

Su altro masso in arenaria dura al lato sinistro del sentiero è inciso in maniera molto marcata e malsegnata un simbolo che dà l’idea di una porta, cm. 12 di larghezza, cm. 9 di altezza. Il significato del Cristo porta è stato illustrato al graffito n.2.

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Tav. VII Graffito n. 7: simbolo che dà l’idea di una porta.

GRAFFITO N. 8 (tav. VIII)

Croce latina incisa su altro masso di arenaria dura, cm. 12 x 6. Segno cristologico molto comune come illustrato al graffito n. 4.

 

Tav. VIII Graffito n. 8: croce latina molto comune.

GRAFFITO N. 9 (tav. IX)

Altro segno incavato sulla roccia lungo il sentiero che dà l’idea del “lintello” (= architrave), cm. 55, con alle estremità due graffiti perpendicolari, cm. 20 e cm. 6.
Simbolo di Cristo porta come detto al graffito 11. 2.

Tav. IX Graffio n. 9: segno incavato che dà l’idea del “lintello” = architrave.

GRAFFITO N. 10 (tav. X)

Sulla parete rocciosa al lato sinistro del sentiero è incisa una grossa lettera greca Y, cm. 25 di altezza e cm. 9 apertura dei due corni. Come illustrato al graffito 11. 1 sim
boleggia la potenza della croce di Cristo nel gambo e gli Angeli Michele e Gabriele nei due corni.

 

 

Tav. X Graffio n. 10: grossa let­tera greca Y

GRAFFITO N. 11 (tav. XI)

Sulla parete rocciosa prossima al sentiero vi è inciso il numero cinque a caratteri latini, cm. 8 l’asta più sviluppata. Se non allude semplicemente ad una indicazione di posizione, quindi di carattere topico, potrebbe forse riferirsi alla cinque piaghe di Cristo.

Tav. XI —Graffito n.11: numero cinque a caratteri latini

GRAFFITO N. 12 (tav. XII)

Su altra parete rocciosa lungo il sentiero si nota come scolpita una fenditura lineare con la punta triangolare verso il basso, cm. 74, con traverse. Nel suo insieme dà l’idea di una doppia Croce aratro. La croce-aratro simboleggia, nella forma, la Croce e, nella materia, l’unione ipostatica del Verbo (=ferro) con la materia umana (=legno). Simbolismo che ha il suo fondamento biblico in Isaia, il quale prevede l’era messianica come la trasformazione delle spade in vomeri e delle lance in falci (Is. 2, 4). Inoltre, il motivo dell’aratro è fondato sulla sua funzione di preparare e mondare il terreno per la semina, facendo pensare alla croce nella sua opera di purificazione e di preparazione dei frutti salvifici.

Tav. XII Graffito n. 12: fenditura con punta triangolare verso il basso con traverse.

GRAFFITO N. 13 (tav. XIII)

Su altro masso al lato del sentiero vi è incisa la parte superiore di una croce a tre corni, cm. 16. L’asta di destra geminantesi in due punte. In questo caso si avrebbe la croce a due corni che, come detto al graffito n. 3, allude a Cristo e agli Angeli Michele e Gabriele, con la ripetizione, come invocazione degli stessi negli altri due corni.

Tav. XIII Graffio n. 13: croce a tre corni con asta geminantesi a due punte e piccola croce a due corni.

GRAFFITO N. 14 (tav. XIV)

Sulla parete rocciosa lungo il sentiero è marcatamente incisa altra lettera greca Y isolata, cm. 18 altezza, cm. 6 apertrura dei due corni.
La simbologia della lettera greca Y, come detto al graffito n. 1, allude a Cristo nel gambo e agli Angeli Michele e Gabriele, nei due corni, oppure Cristo in un corno e lo Spirito Santo nell’altro.

Tav. XIV— Graffio n. 14: lettera greca Y isolata.

GRAFFITO N. 15 (tav. XV)

Sopra ad un masso al lato del sentiero è  inciso altro numero cinque a caratteri latini, cm. 18 l’asta più sviluppata. Il probabile significato simbologico è stato illustrato al graffito n. 11.

 

 

Tav. XV— Graffio n. 15: altro numero cinque a caratteri latini.

GRAFFITO N. 16 (tav. XVI)

Sopra ad un lastrone in arenaria lungo il sentiero è inciso il numero 49 a caratteri latini, cm. 15.
La prima a sinistra potrebbe però trattarsi della lettera
greca maiuscola iota (I) che, in riferimento all’epistola di PACOMIO, sottolinea l’uguaglianza di Y = I, cioè Y(= Yahawen) - I(= Iesous). Aveva scritto Pacomio a CORNELIO, Papa dal 251 al 253: “Fa l’opera di I(esous)” che, nei tempi antichi, si chiamava Y(ahawen). Il significato della lettera L è stato illustrato al graffito n. 2.

Tav. XVI Graffio n. 16: numero 49 a caratteri latini.

GRAFFITO N. 17 (tav. XVII)

Sulla parete rocciosa al lato del sentiero è incisa la lettera T (TAU), c. 20. La Croce a T = a TAW o THAU, ultima lettera dell’alfabeto ebraico, e alla lettera greca TAU, segno legato alla visione di Ezechiele, nel quale i giudeo-cristiani videro lo sviluppo nella Croce di Gesù. Il THAU aveva dapprima la forma
di una croce che, secondo l’insegnamento segreto e misterioso degli Egiziani e di altri popoli dell’antichità, era simbolo della vita. E’ però la croce che, anche prima di Gesù Cristo, era segno di redenzione (Ezechiele 9, 4, n.3). Il TESTA sottolinea che essendo il Tau l’ultima lettera dell’alfabeto ebraico è simbolo dell’uomo che ha osservato la legge dall’alfa al tau, per l’ambiente giudaico significava la perfezione di Dio, o l’osservante della legge; o la fine della vita umana: era perciò una lettera escatologica.

Tav. XVII   Graffio n. 17: la lettera T= a Taw o Thau ebraica ed alla lettera greca Tau

GRAFFITO 18 (tav. XVIII)

Sopra ad un gradino di pietra viva del sentiero è incisa una croce a due corni in posizione orizzontale, cm 70 nell’asta più sviluppata.
Il significato simbologico è stato illustrato al graffito n. 1.

Tav. XVIII Graffio n. 18: croce a due corni in posizione orizzontale.

 

 

 

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