LA CHIESA ANTICA DI RIONERO - Donato M. Mazzeo

Rionero in breve:

Il casale di Sancta Maria de Rivonigro, secondo Raffaele Ciasca e Giustino Fortunato era antichissimo. Il nome primitivo Rivus Niger deriverebbe da un torrente di ciottoli e terreni vulcanici lungo la cosiddetta Valle dell’Arena (per taluni studiosi della Rena). Abbandonato il vecchio sito attorno al casale, rioneresi ed atellani si unirono ed insieme parteciparono alla rinascita di Atella, secondo Enzo Cervellino, la città-madre.

Rionero gradualmente, nei secoli, risorgerà “noviter erectus” oltre che “praeter consuetudinem et extra legem” presso il tempio di S. Antonio Abate dove, nel 1478, si insediarono famiglie di pastori e profughi dell’Albania e dell’Epiro, esuli dopo la caduta di Scutari invasa dai Turchi.

Qualche flash su Rionero:

Giustino Fortunato in "Rionero medievale” scrive:

licentiatn duxitnus Sancti Antonii positam inter casale Rivinigri et Barrilis... casale ipsum reflci seu construifacere”, da parte del Vescovo Bernardo, nel 1332, nella richiesta di ripopolamento e contestuale rifondazione di Rionero.

Richard Keppel Craven, annotò nel 1818: "molti Rioneresi acquistarono i terreni dei paesi vicini più pigri ed indolenti”.

Robert Mallet studioso inglese, nel 1857, scrisse:

“ebbi a trovarmi in un paesino grande quanto Potenza, abitato da un popolo di provenienza albanese e dall’abbigliamento pittoresco”.