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BIBLIOTECA COMUNALE "G. RACIOPPI"
MOLITERNO

80 anni di Calcio a Moliterno

Capitolo 6
DECENNIO 1990-2000

L'inizio degli anni '90 rimarrà memorabile nella storia del calcio moliternese per la partecipazione della Polisportiva Moliterno al torneo Interregionale. Questo ambito traguardo regalò emozioni e gratificazioni, sia a livello societario, per lo sforzo profuso e finalmente premiato, sia al popolo dei tifosi moliternesi che seguirono con orgoglio, ardore ed entusiasmo le "performances" dei giovani ed agguerriti rosso blu.
Fu motivo d'ulteriore vanto per il nostro piccolo centro di cinquemila abitanti poter partecipare al Campionato Nazionale Dilettanti.
II primo anno, la squadra moliternese affrontò avversari provenienti per lo più dalla Calabria e dalla Puglia, mentre nel corso della successiva stagione calcistica, '91-'92, le antagoniste furono prevalentemente calabresi e siciliane. Le lunghe e faticose trasferte influirono, infatti, sul rendimento dei giocatori rossoblu, contribuendo all'inesorabile retrocessione a conclusione del secondo campionato interregionale.
Data l'importanza degli incontri domenicali, la preparazione atletica, curata dal Mister Savarese nel corso del primo anno e da Mister Vietri di Solofra e Mister Sbano di Reggio Calabria nel secondo anno, fu distribuita in quasi tutti i giorni della settimana e si concludeva con la cosiddetta "rifinitura" del sabato. Giocatori semiprofessionisti, e reclutati da regioni limitrofe, costituirono la "rosa", protagonista del torneo, poche furono le presenze locali: Michele Messuti, Luciano Cassino e Vincenzo Milano da Moliterno, Cirigliano da Paterno e Scaldaferri da Lauria. II primo anno di Interregionale si chiuse con il vittorioso spareggio per la salvezza, disputato dal Moliterno contro la Cariatese. Ai vertici della dirigenza sportiva della società moliternese si avvicendarono in questi indimenticabili anni prima Pietro Darago e poi l'architetto Nicola Marra.
L'anno '92-'93 si ricorda con tristezza per la fine del sogno dell'Interregionale e il ritorno nel campionato regionale di Eccellenza. La formazione cambiò profondamente e tornò ad essere composta prevalentemente da calciatori del posto.
I rosso-blu si posizionarono alla fine del campionato al settimo posto con trentaquattro punti. La squadra moliternese fu protagonista del torneo di Eccellenza fino alla stagione calcistica '95-'96. Dal sesto posto, ricoperto alla fine del torneo '93-'94, con trentuno punti, l'anno successivo i rosso blu conquistarono solo il dodicesimo posto con ventotto punti, per poi piombare alla penultima posizione in classifica con trentuno punti, che decretò la deludente retrocessione in Promozione.
I calciatori della squadra moliternese furono allenati dal '92-'93 fino al '95-'96 rispettivamente da Cutro, Silipo, Fittipaldi, Tritto e Chimenti da Bari.
I presidenti, che si alternarono in questi anni furono: l'architetto Nicola Marra nel biennio '92-'93, '93-'94; Rosanna Sassano nella stagione '94-'95 e Walter Porfidio nel `95-'96. La Polisportiva Moliterno militò in Promozione per un solo anno e concluse il decennio con tre tornei in Eccellenza.
Dall'anno successivo la dirigenza fu affidata prima a Nicola Orlando, poi a Franco Antonazzo nel torneo '97-'98 ed infine, nel corso dei campionati '98-'99 e '99-2000 a Michele De Sio.
In quest'ultimo periodo gli allenatori che si occuparono dell'aspetto tecnico-atletico furono: nel '96-'97 Emilio Fittipaldi, nel `97-'98 Bognanni, Pietro lelpo nella stagione '98-'99 ed infine Carmine Tempone nel `99-'00. Michele Messuti, Carmine Tempone, Giovanni Formato, Vincenzo Milano e Felice Vignati si ricordano come le figure di spicco dell'ultimo decennio.
In questo decennio, sicuramente segnato da momenti di esaltazione e da momenti di forte delusione, si è verificato un fatto che dovrà far parte del bagaglio storico di cui Moliterno calcistica deve andare orgogliosa. Nel mese di marzo del 1996 la Federazione Italiana Gioco Calcio, nella sede centrale di Roma, premiò le quattro squadre italiane che avevano raggiunto il 75° anno di attività: la Polisportiva Moliterno fu fra le premiate e il presidente della squadra, Nicola Orlando, anche nella veste di sindaco, ritirò non senza commozione la targa commemorativa consegnatagli dal Presidente L.N.D., Giulivi, e dal Presidente della F.I.G.C., on. Matarrese.

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Testimonianze

Il tempo leviga i fatti, sfuma i ricordi, cancella episodi, nomi, date, ma assolutamente non riesce a reprimere le emozioni, gli stati d'animo, le tensioni, le esplosioni di gioia che una vittoria di 11 ragazzi su un campo di calcio, vestendo una maglia " rosso-blu" regalano ad un nugolo di tifosi.
Sì tifosi, perché noi dirigenti eravamo i primi a tifare, soffrire, sperare, sognare, perché quei ragazzi in cui credevamo sinceramente, realizzassero per noi tutti un sogno con una palla di cuoio.
II sogno si chiamava Moliterno, fosse U.S.M. o Polisportiva Moliterno l'obiettivo era quello di far crescere il Moliterno attraverso lo sport in ogni sua espressione: politica, culturale, economica, turistica.
Far conoscere Moliterno oltre i confini della Valle dell'Agri, imporre un modello d'organizzazione vincente che si identificasse con tutta la comunità, pur piccola che fosse, per ratificare un primato. Negli anni '87-'89 si era arrivati terzi, l'anno successivo secondi, si acuiva sempre più un senso di importanza! Un traguardo che ti sfugge per un niente, un soffio d'ali per colpa di un Pisticci più bravo di un punto. Ma quel traguardo sembrava a portata di mano ormai bisognava crederci, crederci ancora.
Mister Savarese, amato ed odiato, prometteva e quell'anno '89-'90 ci credemmo più testardi che mai, fiduciosi in una squadra che rafforzata ancora ricambiò in pieno le nostre attese e fu il coronamento di un sogno che finalmente diventava certezza. Primi: 49 punti, 21 vittorie, 7 pareggi, 2 sconfitte, 54 goal fatti e 7 subiti, Mincuzzi capocannoniere.
Dati, numeri che restano sulle pagine dei giornali, negli annali sportivi moliternesi e lucani. Questa società detentrice di uno dei più vecchi e nobili blasoni (seconda solo al vecchio Potenza 1921) dal 1922 riesce a vincere finalmente il campionato di promozione lucana, dopo un attesa di 68 anni, e compie un salto storico nell'Interregionale. Non fu soltanto una vittoria di una squadra di calcio, ma di un gruppo dirigente di tutti i tifosi numerosissimi tra i giovani, dell'intera popolazione che festeggiò entusiasta ed orgogliosa. Fummo proiettati da subito su campi oltre che blasonati grandi, enormi nei nostri confronti: Matera; Praia, Massafra, Nicastro, assieme ai rivali di sempre Pisticci e Policoro.
La permanenza nell'Interregionale (grazie allo spareggio con la Cariatese) ebbe del miracoloso per le numerose retrocessioni. Il secondo anno sbarcammo (è il caso di dirlo) in Sicilia: Agrigento, Ragusa e fu un secondo anno denso di soddisfazioni ed esperienze. La gestione societaria, da matricole che eravamo, non fu priva di errori, ma seppe senz'altro competere a testa alta con avversari più esperti e forti, sopperendo d'altro canto alla penuria delle risorse con sforzi umani da parte di tutti. La nostalgia della memoria non può privarmi a questo punto, di una citazione di un articolo del marzo-aprile 1927, apparso su" La Basilicata nel Mondo", che scriveva a seguito del terzo incontro tra l'U.S.M. e S.C. Lucano di Potenza per la disputa della coppa Indio tra le due migliori squadre della Basilicata (risultato 0-0): "bisogna intanto che si incoraggi con ogni mezzo la nostra gioventù sportiva.
Moliterno offre un bell'esempio: tutta la popolazione divide le ansie i sudori e le speranze dei suoi giovani quando essi si battono sui campi dello sport. Allorché la Basilicata tutta seguirà questo esempio, si avranno quelli che un giorno copriranno di gloria lucana i campi delle altre regioni d'Italia. "La mia certezza è quella di aver seminato negli anni '90 un seme di nuova speranza, e continuato la tradizione di un primato in questa disciplina sportiva che faccia inorgoglire nei prossimi 80 anni nuove generazioni di Moliternesi e sportivi."

Nicola Marra

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"E straordinario poter celebrare gli 80 anni di attività della "Polisportiva Moliterno", esempio unico nel panorama calcistico lucano. II perché di questa longevità è da ricercare unicamente nel rapporto che questa attività ha con il paese, da sempre vero custode della tradizione calcistica.
Per quanto poco ritengo di aver comunque contribuito a sostenere tale spirito calcistico, coloro che ho avuto vicini negli anni della mia presidenza mi hanno trasmesso una straordinaria esperienza umana e sociale. Ricordi belli, meno belli, ma comunque indelebili. Questo per la cronaca, ricordo la vittoria del campionato di promozione `96-'97, la simpatica scommessa, piacevolmente persa nei confronti dei ragazzi e da me regolarmente pagata attraverso una memorabile serata al ristorante "La Romantica", dove fu consumata l'intera annata di Donna Lidia.
Ricordo anche le simpatiche riunioni serali in campagna ove discutendo di calcio di fronte ai magnifici salumi del "Crisci", spesso si andava anche un po' fuori tema.
E' stato tutto bello e mi auguro che anche altri in futuro possano assaporare questa gioia e contribuire così ad incrementare gli anni di vita della Polisportiva, alla quale non posso far altro che augurare i successi più belli."

Francesco Antonazzo

 

 

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