CHIESA
DELLA TRINITA'
La Chiesa della Trinità, detta anche Chiesa dei Morti, poiché vi
seppellivano i morti, era una chiesa a due navate. Questa chiesa
rappresentava il nucleo principale di quel casale, un po' distante dal
paese, che nel 1500, iniziò a sorgere assieme a Santa Croce. La Trinità
funzionò da parrocchia principale dal 1754 al 1806, per i lavori di
ampliamento della Chiesa Madre. Fu ricostruita nel 1858 a causa dei gravi
danni riportati nel terremoto del 1857. In questo sisma andò distrutto un
antico affresco, raffigurante Santa Maria del Rito di Costantinopoli. La
Chiesa della Trinità è stata ristrutturata ultimamente negli anni '70.
CHIESA DELLA MADONNA DEL CARMINE
La chiesa della Madonna del Carmine, in origine Chiesa di Santa Barbara, è
situata nel nucleo più antico del paese, ad ovest del Castello, e la
tradizione vuole che sia la prima chiesa di Moliterno, risalente alla prima
metà del XIII secolo. Fu dedicata a Santa Barbara, il cui culto era molto
diffuso nella regione, per ottenere protezione contro gli incendi ed i
fulmini, che colpivano spesso le case poste sulle alture. Questa chiesa,
abbandonata dopo la costruzione della Chiesa Madre, crollò e, dopo un paio
di secoli dalla sua caduta, nel 1630 fu ricostruita in piccole proporzioni e
con lo spostamento di pochi metri dal vecchio sito, per volere del sacerdote
don Silvano Bianculli che la ribattezzò Chiesa della "Madonna del Carmine".
La chiesa è a pianta rettangolare, di fronte all'entrata è situato l'altare
di pietra, molto antico, con il tabernacolo in legno scolpito. Al di sopra
dell'altare, vi è un quadro di circa tre metri per due, con cornice in legno
dorato. Esso rappresenta la Beata Vergine del Monte Carmelo, su una nuvola
che sostiene il mondo. Ai lati della Madonna, vi sono a destra San Nicola e
a sinistra San Gaetano, inoltre vi è Santa Barbara che regge una torre
quadrata. Due visi di angeli reggono la corona sul capo della Madonna, che
tiene in braccio il Bambino e tra le mani uno scapolare. Al di sotto della
Vergine, molto in basso, sono raffigurate, molto più piccole, le anime del
Purgatorio che implorano la Vergine. In fondo alla chiesa, a destra
dell'entrata, vi è un'acquasantiera in pietra, mentre, lateralmente al
quadro della Madonna vi sono due quadri molto antichi, raffiguranti San
Giuseppe e la Vergine con il Bambino.
CHIESA DI ARSIENI
La cappella della Madonna di Arsieni è stata dedicata alla presentazione di
Gesù al tempio, che ricorre il 21 novembre. Pare sia stata costruita nel
1593, è, infatti, del 1600 circa un affresco di un pittore moliternese, un
certo Evangelista di Pierro, che ancora oggi troviamo sulla porta della
sacrestia. Si ritiene, che già nell'antichità, in quella zona esistesse un
tempio pagano del quale sono rimaste poche testimonianze come ad esempio, un
capitello corinzio, che attualmente funge da acquasantiera. L'altare fu
restaurato nel 1709. L'entrata era situata tra occidente e settentrione.
All'interno vi è un altare di pietra, sul quale è posto un affresco con la
Vergine che ha in braccio Gesù Bambino e inoltre su di esso è raffigurato
Dio circondato dagli angeli. Ad entrambi i lati dell'affresco della Vergine,
sono raffigurati altri personaggi non chiaramente identificabili. Nella
parte sinistra vi è una tela che rappresenta due angeli e la Madonna in
ginocchio che prega. Al lato sinistro dell'entrata, è situata
l'acquasantiera in pietra, il soffitto è in legno di pino e vi sono dipinti
degli angeli con delle sfumature bleu e rosse. A sinistra dell'altare vi è
la sacrestia, a destra vi è un'altra entrata. In seguito al sisma dell'80, è
stata ristrutturata ed è stata riaperta al culto il 6 giugno del 1995.
CHIESETTE MINORI SONO:
La Chiesa dell'Annunziata, situata in piazza Plebiscito, non aperta al
culto, perché in via di ristrutturazione.
CAPPELLE DA RICORDARE SONO:
La cappella di San Rocco, di San Pietro, dell'Angelo Custode, di San Biagio,
di Santa Lucia, di Santa Caterina Vergine e di San Francesco di Paola.
CHIESE E CAPPELLE RURALI SONO:
Quella della Madonna del Monte Vetere, di San Cristoforo, di San Cataldo, di
San Nicola, di San Vincenzo e della Madonna del Rito. |