Zio Antonio
Tutto il giorno zio Antonio
lavora il suo campo
e a sera
lo sguardo spento
e i muscoli allentati
siede sulla panca
di fronte al camino.
La fiamma gl’illumina
il volto
bruno, temprato dal freddo
inclemente
e dal sole che
a luglio dissecca
l’argilla dei fiumi
senz’acqua.
Le rughe che ha in viso
son solchi
aperti al sudore.
Sempre fuori
nei giorni di neve,
di pioggia, di caldo,
di vento impetuoso
che sferza i muli
nei brulli tratturi.
Ha un figlio zio Antonio,
che ora è in Germania
e rimpiange
gli affetti lasciati,
la vita col padre.
Zio Antonio
è solo, s’addorme
e sogna i figli del figlio lontano.
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