Il ragno
E’ li, sotto il soffitto
e pende inoperoso.
E’ sempre lì
groviglio di fumo
o talvolta sul muro
aperto, immobile
somiglia
a capricciosa macchia
d’inchiostro.
Tesse non visto
mirabile velo
impalpabile,
geometricamente
perfetto,
insidia mortale.
Una mosca
cade, s’impania
nella rete fatale
che brilla,
e il ragno s’avventa.
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