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GLI OLI MEDICINALI
NELL’ANTICA PRATICA MEDICA

Crescete, o piante generose, orgoglio di mia patria e speranza
Intus mulsus, foris oleo

 

ANTONIO MOLFESE
 


GLOSSARIO MALATTIE


Ammazza i vermini de’ fanciulli… Le infezioni da vermi, frequenti specie nei fanciulli, erano curate con rimedi specifici molto efficaci.I parassiti intestinali erano rappresentati da ascaridi e tenia.

Apoplessia: veniva attribuita la malattia a ristagno di siero e di umore acquoso nel cerebro (cervello) con subitanea sospensione del suo potere. Avveniva per soverchia pletora o costrizione dei vasi cerebrali. Ogni apoplessia rendeva disposti alla recidiva di altri colpi.

Apoterapia: Unzioni ristoratrici con olio, cui seguiva un bagno, come sistema di cura, non solo preventiva; dissipava la stanchezza, ma smaltiva gli umori superflui che, dopo essersi riscaldati e alterati, rimanevano ancora nell’organismo

Asma: Ettore è il primo eroe affetto da asma come scrive Omero. Il termine, cha sta per respiro corto, viene ripreso da Eschilo e da Ippocrate, che studia a fondo la patologia. Solo nel Medio Evo fu scoperta l’asma allergica da Cardamo, medico Pavese. Nel XVIII sec. viene accertata la causa dello spasmo bronchiale e delineata la sua terapia.

Asma di ogni sorte: Anticamente il croup e l’asma venivano confuse. Era chiamata anche morbo di petto. Le sostanze liquide che scorrevano nel petto trasportate dall’aria respirata si accumulavano nel polmone e lo ostruivano. Veniva distinta un’ asma sintomatica ed un’ asma cardiaca legata a gravi deficit del cuore.

Asprezza della pelle: Le affezioni eruttive della pelle erano alterazioni cutanee, che nuocevano enormemente specie al viso della persona, ma interessavano anche altre parti del corpo esposte al sole.

Atrabile, o bile nera: Era un ipotetico liquido, freddo e secco, al contrario del flegma (tutte le parti umide,cioè gli essudati del corpo che costituivano il molle,le mucosità del corpo che erano considerate una derivazione del cervello). La medicina antica attribuiva all'atrabile la responsabilità della melanconia e dell'ipocondria. L'atrabile è uno dei quattro umori della fisiologia ippocratica.

Balsamo universale... contro tutti i mali: Per la complessità della preparazione e per il numero di piante utilizzate l’olio era considerato come la panacea per la cura di tutti i mali.

Cancro o Cancri: Preso i romani si designava indifferentente sia il cancro che l’ulcera. Questi usavano anche il termine tumor per indicare una qualsiasi forma di tumefazione di edema di tumore. Il primo caso di tumore all’utero viene descritto nella medicina egizia nell’antico papiro di Kahum(1850 a.C.) ed un altro nel papiro di Ebers(1550°.C.). Celsio, Galeno e Plinio il Giovane già parlavano del cancro e della loro cura. Si curava o con la cauterizzazione (ferro rovente) e con l’asportazione, con incisione quando era aggredibile.

Capelli ….fa rinascere i capelli…..: Nell’antichità esisteva anche allora questo problema anche se era meno sentito. Le varie medicine, da quella indiana alla greca e romana, si erano sbizzarrite ad inventare pozioni per rallentare la caduta e far rinascere e crescere i capelli caduti.

Capo ….. congestioni del capo e sue conseguenze…..: La pienezza del polso,la gonfiezza di tutti i vasi e le congestioni sanguigne avevano luogo soprattutto sul capo e quivi facilmente determinavano le emorragie e anche le infiammazioni con conseguenze molto gravi.

Carie delle ossa…: Le carie delle ossa erano distinte dalla necrosi in quanto in questa vi era la totale estinsione della vitalità delle stesse, denominata anche carie secca. La carie all’opposto conservava la sua vitalità ed aveva la sua sede nella sostanza spongiosa delle ossa lunghe ed in quelle piccole. Erano curate con medicamenti anodini ed emollienti.

Cicatrici … brutte: Consistevano in un piccolo o grande segno o elevazione di carne callosa, che spiccava sulla pelle e che vi restava dopo il risanamento di una ferita chiamata escara. Alcune volte queste cicatrici deformavano enormemente la parte che avevano ripristinato.

Cinto: Era il cinto erniario in stoffa pesante, che si usava in aggiunta all’olio medicato per la cura e la contenzione delle ernie. Erano anche usati i cerotti astringenti a base di trementina e tormentilla. In precedenza si usava la cura con il ferro infuocato ed i caustici, che furono abbandonati per le complicanze che producevano.

Coliche intestinali: Avevano origine o per spasmi a livello degli organi dell’apparato digerente legati a processi fermentativi o per infezioni batteriche. Esse si associavano a singhiozzo, vomito nervoso, aerofagia.Tutto ciò era legato alla insufficiente azione carminativa ed antimeteorica svolta dai farmaci che venivano somministrati .

Concilia il sonno……..(sonnifero): in base alla dose somministrata conciliava anche il sonno, specie de’ bambini.

Conforta lo stomaco……: Numerose e varie erano le sostanze che venivano somministrate specie agli individui irascibili, in quanto la condizione nervosa si estendeva dal cervello allo stomaco.Nell’antichità lo stomaco era considerato il secondo cervello.

Contrazione, paralisia e tremore delle membra……...: Le infiammazioni dei nervi producevano contrazione dei muscoli, paralisia(vedi) e tremore delle membra.

Contusioni.dei nervi….: I nervi interessati potevano essere sia quelli addominali (plessi che sovraintendevano alla digestione), che eccitavano le secrezioni dell’apparato ed erano atte a correggere le acrimonie umorali. I nervi da curare potevano essere quelli che interessavano altre parti del corpo, come articolazioni(etc),ed in questi casi si usava ungere il corpo con sostanze grasse nelle quali erano state posti medicamenti specifici.

Contusioni……..: Soluzione di continuità o nella carne o nell’osso cagionata da una caduta con effusione di sangue e perdita di sostanza. Potevano essere interne o esterne. Per la loro cura le interne venivano curate con estrazione di sangue scuro più o meno coagulato, per le esterne erano usate le piante vulnerarie che componevano i balsami ed i liquidi emostatici, che nelle contusioni e piaghe addensavano il sangue.

Contusioni…compressione… dei nervi………. : Non vi erano solo le contusioni ma anche le compressioni e le commozionI dei nervi di natura organica o da traumatismi.Violento era il dolore che aumentava pel più lieve moto e per la compressione accompagnato da senso di ardore,di calore urente lungo il nervo malato. La nevrite poteva risolversi, ma quando era grave gli organi interni potevano alterarsi, disordinarsi nella loro funzione anche nutritiva e ne conseguiva l’atrofia del membro malato.

Convulsioni: Involontarie e subitanee, disordinate contrazioni dei muscoli legate alle violenti stimolazioni dei nervi; sovente i miseri epilettici dopo il parossismo percepivano uno spiccato dolore intorno ad essi come se fossero stati sbattuti. Traevano origine da umori agri e corrosivi Cura e preservazione(convulsioni)…….: Manifestazione evidente della epilessia, per cui l’individuo cadeva come morto per terra o con la schiuma dalla bocca. Era causata da crassezza di umore. La cura consisteva nel legare i piedi durante il parossismo, porre intorno alle narici medicamenti (olio di succino,castoreo); altri praticavano il salasso ed altri ancora il clistere.

Debolezze del ventricolo……: Questa alterazione faceva riferimento al ventricolo gastrico, che veniva molto sollecitato da alimenti bruti ed inadatti.

Debolezza arti inferiori…….: Vi erano malattie che si manifestavano con debolezza agli arti inferiori, per cui era il primo sintomo che bisognava combattere energicamente con unzione.

Debolezza nel caminnare……: Per alterazione e debolezza degli arti inferiori.

Denti cariati……:Il dente cariato con un foro era curato con otturazioni in cera, filaccia e piombo oltre che con gli altri rimedi descritti.

Diarree dei fanciulli…..: Diarrea che allontanava le parti fetide(per ristagno o ingestione) dallo stomaco ed intestino specie dei fanciulli.

Doglie antiche galliche……..: Dolori antichi a gambe e braccia specie alle giunzioni derivati dal morbo gallico(sifilide) per unzione.

Dolore al ventre……: Era una patologia frequente legata o all’assunzione di cibi gravemente alterati o alla presenza di parassiti intestinali(vermi), specie nei bambini. La cura consisteva in applicazioni caldo umide o nella somministrazione per via orale di medicamenti che combattevano i vermi.

Dolori del petto…..:Nei casi di pleurisia (vedi) si aveva dolore alla parte laterale del petto con o senza febbre causato da infiammazione della pleura o del polmone. Acuta o cronica determinava flussioni di petto. Poteva essere traumatica o spontanea, primitiva o consecutiva, semplice o complicata.

Dolori dell’utero…….:Erano frequenti o per infiammazione acuta o cronica o per neoformazioni nascoste e non facilmente svelabili.

Dolori del capo…..:Erano nevralgie che potevano considerarsi vere nevropatie, da alcuni considerate di natura infiammatoria, da altri di natura da determinarsi(non infiammatoria). Il dolore era estremamente variabile con sensazioni di freddo o di estremo calore accompagnato da torpore o rapidi spasmi, ma tanto forti da strappare le grida all’infermo.

Dolori delle ulcere…..:.Per la cura del dolore si usava porre del miele, altri usavano impiastri vegetali, altri ancora compresse imbevute di vino.Vi era qualcuno che le ulcere nell’anziano non le curava, perché non dovevano guarire, in questo modo fuoriuscivano gli umori maligni.

Dolori delle orecchie….: Insorgevano quando era in atto una alterazione e la cura consisteva nel calore e nell’uso di sostanze vegetali che determinavano una riduzione progressiva degli umori, che la malattia quasi sempre produceva.

Dolori intestinali………: I dolori intestinali da cause diverse, oltre che con impacchi caldo umidi, venivano curati con medicamenti specifici.

Durezza dei nervi(vedi)
Durezza dei nervi……. ammollisce e li fortifica: La durezza dei nervi era causata da uno stimolo doloroso che determinava anche la contrazione dei muscoli che innervavano (per lo più gli arti inferiori erano interessati). I medicamenti, oltre che guarire il sintomo, facevano sì che l’evento non si ripetesse.

Erpete…..: Eruzioni cutanee caratterizzate dalla comparsa di vescicole raggruppate a contenuto chiaro prima, poi torbide, che scomparivano senza lasciare tracce e cicatrici. Potevano colpire varie parti del corpo (organi) ed alcune, sostenute da organismi (germi) particolari, potevano recidivare.

Favorisce la digestione viziata da frigidezza……: Il freddo ostacola la digestione, per il fatto che essa per avvenire ha necessità che il bolo gastrico raggiunga una determinata temperatura. Se questa non si raggiunge la digestione è ostacolata o rallentata.

Febbri ostinate….: Alcune volte le febbri intermittenti ricomparivano di continuo ed erano considerate febbri ostinate. Oltre la camomilla anche la china era associata nella loro cura, insieme ai rimedi fisici rappresentati dal calore umido che favoriva la defervescenza.

Fegato……. e nelle infiammazioni del…..: Si manifestavano con difficoltà alla digestione, ai flussi intestinali e alle condizioni generali dell’individuo. Ferite semplici e composte…..: Era un balsamo molto efficace nelle cura delle ferite semplice e composte. Tutto ciò significava che il balsamo favoriva ed accelerava il processo di guarigione a condizione che i margini delle ferite fossero regolari. Infatti nelle ferite non composte o si otteneva la guarigione della ferita con guarigione scomposta ed irregolare(cicatrice deturpante) oppure il processo di cicatrizzazione non avveniva o avveniva dopo molto tempo con deformazione .

Flussioni ……..e flussioni dell’orecchio…..: Le Flussioni, specie le flussioni dell’orecchio, erano causate dalle infiammazioni, che, oltre a provocare dolore, determinavano anche fuoriuscita di pus talvolta abbondante. Le flussioni potevano essere causate anche da ulcere sanguinolenti e proliferanti.

Flussi intestinali…giova: Specifiche sostanze contenute in erbe regolavano i flussi intestinali quando questi erano irregolari. Quando però questi diventano eccessivi, bisognava porre freno con sostanze energiche che dovevano arrestare l’evento(astringenti).

Fluxo……... : "flusso, movimento scorrevole di ciò che fluisce, scorre". Già in uso nel sec. XIV, con il significato di "fuoruscita di liquidi organici dalle cavità in cui sono contenuti.

Frenitide o Frenesia….: Intendevano gli antichi con Galeno un delirio perpetuo e continente con febbre continua ed acuta, causata da infiammazione delle meningi e da un sangue bilioso in quelle imputridito. Si manifestava anche con torpidezza e letargo.

Freddezza di umori….: Secondo la teoria degli umori di Ippocrate 4 erani gli umori base: bile nera,bile gialla, flegma ed infine il sangue. A questi corrispondevano 4 temperamenti(sanguigno,collerico,melanconico,flemmatico). Il buon funzionamento dell’organismo dipendeva dall’equilibrio degli elementi, definito eucrasia, mentre il prevalere dell’uno o dell’altro discrasia. L’eccesso di freddezza degli umori(specie di alcuni) era responsabile delle malattie, della melanconia e della morte.

Giova ai nervi recisi….: Determinavano un falso saldamento dei nervi, specie della loro funzione nervosa anche se ridotta e temporanea.

Giova alle membra contratte…..: Erano frequenti questi sintomi nelle alterazioni dell’encefalo perché irritato. Erano chiamate encefalitide mentre Ippocrate parlava di” sfacello del cervello”. Si avevano nei primi tempi sussulti dei tendini, contrazioni delle membra e convulsioni. Fra questi accessi convulsivi le membra contratte erano insensibili ed immobili.

Giunture …dolori…: Già Ippocrate all’alba della nostra civiltà aveva descritto i sintomi del reumatismo articolare che colpiva le giunture articolari con degenerazione delle stesse e dolore.

Idrope……:Idrope umida o acquosa dell’addome: Era così chiamata l’ascite, una specie di idropisia che interessava principalmente l’addome ed il basso ventre.

Isteria….. e, Soffocazione Isterica……..: Plinio chiamava l’isterismo soffucatio mulierum. L’isteria era una malattia che colpiva alcuni tipi di donne: cadevano dalla debolezza, respiravano appena e qualche volta presentavano schiuma dalla bocca. Altre presentavano membra contratte ed alcune volte sopore profondo. Lenisce i dolori…….:. Alleviava i dolori e svolgeva una azione anestetica duratura per organi ed apparati.

Macchie dal volto…….: Sulla faccia, sul collo, sulle mani (si vedono) alcune macchiette a modo di lenticchie(dai latini dette Lentigines), le quali appariscono scure e sogliono imbruttare perché si radicano profondamente fino al pannicolo carnoso. Oltre le macchie che imbruttano il volto delle gravide(efelidi), vi sono le macchie epatiche che si curano con Latte Verginale.

Mali esterni ed interni……. Lenisce…….: Oltre questi mali che si veggono e che si toccano, si è giudicato concordemente esservi altro male nelle viscere, particolarmente nel basso ventre. Le malattie complesse dell’epoca erano ardue da diagnosticare e curare.

Membra costrette per inerzia o dolore…….: Molti mali determinavano per paralisi o insufficiente forza il non uso delle membra, per cui con il tempo si atrofizzavano e l’individuo restava inoperoso. Altre volte mali complessi rendevano immobili le membra per il dolore acuto o cronico che li colpiva.

Milza…. ostruzioni e durezza della milza: La milza, secondo le concezioni del tempo, aveva la facoltà di attirare dalla vena Porta gli umori neri del sangue ed eliminarli come atrabile.

Morbi causati da umori freddi……: I morbi causati dagli umori freddi erano le scrofole. Si diceva che il re con “il tocco del re” poteva guarire la malattia. Era caratterizzata la scrofola da ingrossamento dei linfonodi del collo di natura tubercolare, che la scuola salernitana curava con impiastri di fico. Morsi d’animali velenosi………:. La teriaca era il rimedio contro i morsi di animali velenosi. In seguito altri medicamenti con l’impiego di numerose erbe furono elaborati e rispondevano bene alle richieste dei pazienti.

Move il ventre………:Lo stomaco e l’intestino, quando erano pigri, facevano ristagnare i cibi in parte digeriti. Quando però il ristagno si prolungava, il tutto era dannoso per l’organismo per cui venivano somministrate sostanze vegetali che …muovevano il ventre e facevano progredire le feci fino alla loro espulsione.

Nervi recisi……:Erano anche curati con bulbi di narcisi pestati con il miele, che, applicati sui nervi recisi, li saldavano;erano anche utili nei dolori alle giunture.

Opilazioni della milza………: Opilazione sta per ostruzione. Quindi giovava all’itterizia, disfaceva le opilazioni, chiarificava il sangue, corroborava e fortificava le membra.

Orecchie…dissecca le flussioni…..:Le malattie delle orecchie potevano causare secrezioni, anche molto abbondanti; erano flussioni putride spesso miste a sangue e di odore sgradevole.

Paralisia: Malattia nella quale il corpo o qualcuna delle sue parti perdeva il suo moto e qualche volta la sensazione o il tatto. Le cagioni erano l’influsso impedito degli spiriti nervei ne’muscoli o del sangue arterioso ne’ loro vasi; poteva accadere da qualche difetto o nel cervello o ne’muscoli o nei loro vasi.

Parosismo……..:Acme della malattia cui si riferisce.

Paratifia: Infezioni da organismi( batteri), che colpivano il tratto dell’intestino, caratterizzate da febbre, dolori addominali feci liquide e scariche di diarrea.

Passioni del cervello e del cuore….:Gli antichi medici e filosofi pensavano che il cervello fosse la sede del pensiero ed il cuore quella delle passioni.

Petto……: I dolori di petto erano per lo più riferiti a congestione degli organi toracici, specie dell’apparato respiratorio.

Piaghe putride: Queste piaghe, anche fetide, non curate né arrestate corrodevano e deturpavano gli organi colpiti ed indicavano sempre la provenienza di questi mali da coiti impuri. Si usavano le bacche acerbe di more, che erano molto efficaci nelle febbri, ulcere e piaghe putride. Erano piaghe, che, per motivi legati alle cause che le sostenevano, non tendevano a guarire se non lentamente per cui le stesse si imputridivano.

Piaghe: Queste erano di varie specie: semplici, complicate, profonde, cariose. Per le piaghe che affliggevano con estremo dolore il paziente era importante usare medicamenti lenitivi(che lenivano le infiammazioni intense) o gli anodini(che calmavano il dolore), essiccanti( che favorivano il prosciugamento delle piaghe fungose), detersivi (che favorivano l’allontanamento delle materie putride) , in quelle secche gli emollienti (che rendevano umide le ferite per favorire la guarigione) ed i digestivi (che detergevano le piaghe dalle sostanza putride).

Pleuritide: E’ una infiammazione dei tessuti che circondano i polmoni con dolore di lato, febbre; in questi casi si deve subito trarre sangue, per cui, svuotati i vasi, si rende la libertà ai fluidi, si determinano così e si promuovono le espulsioni degli umori nocivi per mezzo dello sputo e per altre vie. Esisteva una vera ed una falsa.

Podagra: Nome antico per identificare la gotta(da gutta goccia); era legata alla alimentazione, specie carnea, per cui colpiva il ceto ricco. Documentata per la prima volta in Egitto (2600 a.C), parlano della malattia anche Ippocrate ed Aulo Cornelio Celso. E’ causata dalla deposizione di cristalli di acido urico nell’articolazione dell’alluce.

Podagra (vedi)
Promuove le urine dopo unzione al pube: La promozione delle urine era legata sia alla sua maggiore formazione e ristagno nella vescica e sia nel permettere la sua espulsione togliendo le cause che potessero impedire il fenomeno.

Rotture intestinali o enterocele: Era una rottura o discesa degli intestini o dell’epiplon nello scroto. Vi erano due specie di enterocele: perfetto, quando cadeva nello scroto, imperfetto, quando l’intestino cadeva nel canale inguinale ma non raggiungeva lo scroto. Erano causate da sforzi violenti.

Serpigini :dissecca le …………le serpigini: Alterazioni della pelle umide come eczema, impetigine, penfigo e simili. Venivano descritte anche come piccole vescichette pruriginose ripiene di un certo siero limpido, che erano solite nascere tra le dita delle mani; degeneravano spesso in scabbia e si curavano come ogni altra eruzione di macchie cutanee.

Soffocazioni isteriche:vedi isteria.

Spasimo: Contrazioni nervose dei muscoli.

Spasimo dei fanciulli: Alterazione che si manifestava nei fanciulli da poco nati, caratterizzata da contrazioni violente del collo, soffocazione e morte per asfissia. Tutto questo per lo più avveniva nel sonno.

Spasimo ……arti inferiori: Gli spasmi erano contrazioni nervose dei muscoli (specie arti inferiori)indotte dalla contrazione dei nervi, che guarivano presto se non erano sostenute da infiammazione degli stessi. Anche il tremore era considerato malattia dei nervi. Spina…….. spina vertebrale(coccige):Le debolezze degli arti inferiori, specie nei bambini, si curavano cospargendo ed ungendo la spina con olio medicato.

Spasmo dei fanciulli: Si ipotizza potesse essere una affezione che insorgesse di giorno ma soprattutto di notte; essi si risvegliavano dal sonno più profondo improvvisamente in sussulto e colpiti da spavento. Il volto rosso infiammato, qualche volta turgescente e livido. L’esercizio della respirazione era così penoso che il basso ventre dei fanciulli era agitato da moti convulsivi, da grida involontarie, da scosse, da spasmi. Quasi tutti gli individui morivano a meno che non sopraggiungesse la tosse, dei vomiti o delle mosse intestinali(diarrea).

Stommaco debole…giova: Sostanze vegetali sostenevano le funzioni dello stomaco(quando questo era debole), che erano quelle di avviare la digestione del cibo introdotto e poi farlo proseguire per la sua completa digestione.

Tisi……. : Chiamata anche scrofola o mal sottile…: questa malattia descritta da Ippocrate nel 460 a..C. si manifestò in Europa come la Grande Piaga Bianca, che a causa dell’alta densità della popolazione colpita e le condizioni sanitarie indigenti era la prima causa di morte. Toglie la debolezza…….:L’atonia, il rilasso, la debolezza degli organi o delle funzioni poteva avvenire in presenza di malattie debilitanti. Questo sintomo grave era curato con pozioni e medicamenti formati da molte erbe, in quanto ogni una doveva partecipare al ripristino delle condizioni primitive.

Toglie le cicatrici…..:Queste erano determinate da malattie gravi. Le sostanze che contribuivano a rendere le cicatrici deturpanti meno vistose erano numerose. Tremore…….:tremore delle membra………: Era una malattia la quale consisteva in una violenta agitazione delle membra, dovuta alla mancanza di un proprio ed adeguato tono. Si distingueva un tremore attivo ed un tremore passivo. Le cagioni interne erano una flaccidezza dei nervi ed una remissione o abbassamento del tono delle parti”. Le cagioni esterne erano l’intralciamento delle usate evacuazioni, un governo diaforetico ed un uso trasmodato di liquori energici e spiritosi”.

Tumori …….:Cura i tumori duri: Un organo del corpo dopo una grave infiammazione per l’accumulo di sangue si presentava duro e veniva chiamato e considerato come tumore duro. Medicamenti specifici contribuivano a far ritornare alla norma sia la consistenza che la funzione degli organi colpiti dalla infiammazione e dall’accumulo del sangue in essi contenuti e a curare il tumore.

Ulcere maligne: Erano ulcere molto profonde di colore scuro, poco dolenti e con margini frastagliati. Emettevano liquame putrido che disturbava molto lo stesso paziente. Erano curate drasticamente(termocauterio), ma data la loro malignità si riformavano velocemente.

Ulcere: Soluzioni di continuo della cute o di organi che non tendevano a guarire. Si distingueva un cavo o fondo dove risiedeva il centro necrotico, che sosteneva la patologia e dal quale fuoriuscivano sangue misto a pus e dei lembi con margini più o meno regolari. Alcune di queste ulcere erodevano i tessuti (fagedeniche), molto lente a guarire, avevano un andamento serpeggiante.

Utero…. contro i dolori: I dolori dell’utero potevano insorgere sia nell’organo a riposo che in gravidanza. In questo ultimo caso la scelta del medicamento doveva essere più accurata. Questi medicamenti venivano poi usati anche durante il parto, specie se si presentava non fisiologico e quindi complicato.

Veleni non corrosivi: I veleni possono essere corrosivi quando trasformano l’albumina vivente, per semplice contatto, prima ancora di essere assorbiti, determinando azioni locali sulla cute e sulle mucose(acidi e basi forti ,catrame, cantaride). I veleni non corrosivi sono quelli che agiscono su determinati organi ed apparati, veleni del sangue (emolitici), veleni del cuore (che disturbano l’attività cardiaca), veleni cerebrali (che producono anestesia ,ebrezza), veleni muscolari e neuromuscolari (che determinano depressione e paralisi) e così via.

Vermi……..(vedi)
Vermi…. e muove il ventre: Le infezioni da vermi erano curate con rimedi specifici molto efficaci nell’uccidere i vermi, ai quali si aggiungeva sempre un rimedio (…muove il ventre), che provocava il loro rapido allontanamento e delle feci dall’intestino(purgante drastico).

Vertigini :Sensazione di instabilità, di disorientamento in relazione alle cose. Era un sintomo presente in numerose malattie che venivano curate con rimedi specifici.

Volto…..toglie le macchie del volto: Anticamente erano molte le malattie che provocavano macchie sul volto, ma erano i raggi solari la prima causa. La melanina, reagendo con i raggi, produceva delle macchie, che era poi difficile togliere.
 



GLOSSARIO DELLE PIANTE, ANIMALI E PRODOTTI CHIMICI


Abrotano (Artemisia abrotanum): Questa pianta, secondo la medicina popolare, ha un potere antisettico (proprietà di impedire o rallentare lo sviluppo dei microbi); con i suoi fiori e foglie si possono preparare dei vermifughi (si pensa abbia anche delle proprietà antitarmiche). Anticamente era usata per trattare i problemi del fegato, della milza e dello stomaco e si pensava che promuovesse le mestruazioni. Oggi è usata in forma di cataplasma su ferite e affezioni della pelle e occasionalmente per trattare il congelamento, oppure altrove in erboristeria per il trattamento di vari disturbi, tra cui la febbre malarica. Altre proprietà (sempre derivate dalla medicina popolare) sono: antielmintica (elimina svariati tipi di vermi o elminti parassiti) - tonica (rafforza l'organismo in generale) – colagoga (facilita la secrezione biliare verso l'intestino) - febbrifuga (abbassa la temperatura corporea) – stimolante (rinvigorisce e attiva il sistema nervoso e vascolare) – emmenagoga (regola il flusso mestruale) – astringente (limita la secrezione dei liquidi) – stomacica (agevola la funzione digestiva). Acqua forte: Acido nitrico

Acquaforte (aqua fortis): Antico nome dell’acido nitrico: Veniva usato in passato come rimedio antisifilitico. Favorisce l’escrezione delle orine e rianima le forze digestive. Ordinariamente si faceva prendere una dose di quattro grammi (un dramma) per giorno in un litro di acqua comune (libbre due e once dieci).

Agnocasto (Vitex agnus-castus): Semi. L’agnocasto viene utilizzato per problemi legati ad irregolarità del ciclo mestruale riducendo i sintomi premestruali, nel trattamento della dismenorrea spasmodica e nei casi di ridotta produzione di latte materno. Il meccanismo d’azione sembra essere legato ad una diminuzione del rilascio dell’ormone follicolo stimolante e ad un aumento del rilascio dell’ormone luteinizzante e della prolattina.

Aloé patico (Aloe barbadensis Miller): Rigenerante: stimola la crescita dell'epitelio sulle ferite; Proteolitica e cicatrizzante: dissolve e assorbe enzimaticamente le cellule morte o danneggiate, stimolando il processo rigenerativo; Antinfiammatoria: accompagna e aiuta a superare il processo infiammatorio; Antipiretica: dà sollievo al bruciore da scottature, infiammazione e febbre; Umettante: è idratante, favorendo la ritenzione di acqua nei tessuti della pelle; Analgesica: dà sollievo al dolore, anche in profondità; Fungicida: ostacola la crescita dei funghi; Virostatica: ostacola la crescita dei virus; Batteriostatica: ostacola la crescita dei batteri; Emostatica: riduce la fuoriuscita di sangue nelle lesioni; Antiprurito: dà sollievo nel prurito; Disintossicante: aiuta la disintossicazione del corpo dalle impurità delle tossine; Proprietà antitumorali (vedi anche Aloe arborescens).

Alloro: (Laurus nobilis), delle Lauracee. Introdotta in Europa dall'Asia Minore, questa bellissima pianta ebbe in Grecia la sua leggenda, dedicata ad Apollo; con i suoi rami s'incoronavano gli eroi, i personaggi illustri delle arti e della vita sportiva. È pianta, come si sa, usata in cucina per profumare cibi e intingoli e per aromatizzare la selvaggina. Con l'aglio, il prezzemolo e il timo, l'alloro rientra a far parte delle ricette tipiche dell'alimentazione mediterranea. In medicina è stimolante e antisettico: un infuso delle sue foglie aiuta la digestione. L'olio che si ricava dalle sue drupe è un rimedio eccellente contro i dolori reumatici, e così via. Ha proprietà curative: è antisettico, sedativo, stimolante, digestivo.

Aneto (Anethum graveolens): Le sue proprietà hanno blandi effetti benefici per lo stomaco: digestive, aperitive, carminative (favorisce la fuoriuscita dei gas intestinali), antispasmodiche (attenua gli spasmi muscolari e rilassa anche il sistema nervoso), diuretiche (facilita il rilascio dell'urina) e anti-infiammatorie (attenua uno stato infiammatorio), calmanti e preparatorie per il sonno. In particolare, utilizzato in infusione, l'aneto favorisce la digestione e lenisce i dolori colitici; i semi, in infusione, permettono di fermare il singhiozzo, il mal di testa e la tosse infantile. Altri utilizzi: indigestione, vomito nervoso, flatulenza, aiuta l'allattamento, gas intestinali, spasmi, crampi e anche come antisettico intestinale.

Animelle di pesca: Nocciolo di pesca (contenente amigdalina)L’acido cianitrico contenuto spiega la sua proprietà vermifuga.

Antimonio (stibium): Elemento chimico il cui nome deriva dal latino “stibium”. Si ricava, infatti, dalla “stibina”. (o antimonite). È un metallo bianco, lucente. L’utilizzo dell’antimonio, in medicina, ci viene attestato fin dall’antichità. In tempi più recenti, e precisamente nel ‘700, se ne proibì l’uso inconsiderato e generalizzato che se ne faceva per curare molte malattie. I sali di antimonio, tra i quali il tartrato di potassio e antimonite, usati sempre in medicina, per provocare il vomito, col nome di tartaro emetico, sono fortemente“tossici”.

Apio (Apium graveolens): Contiene apigenina.(vedi sedano)

Apio silvestre (Apium graveolens): Delle Ombrellifere (detto anche "Sedano a canna piena", "Sedano di rapa"). Queste specie derivano dal "Sedano selvatico", già conosciuto nell'antichità fin dal V sec. a.C. L'uso del sedano come ortaggio ha avuto inizio solo nel Medioevo. Le proprietà sono quelle del sedano selvatico. Il succo fresco costituisce una bevanda antiastenica e antireumatica. Contiene molta vitamina E, fattore riequilibratore delle funzioni sessuali. Proprietà curative: è antiastenico, antireumatico, aperitivo, cicatrizzante, diuretico, risolvente, tonico, ecc. IL nome latino "apium" deriva da una parola celtica che significa acqua; infatti questa pianta predilige i prati umidi. La radice entra nella composizione di uno sciroppo diuretico, detto delle 5 radici, insieme con quelle dell' asparago, del finocchio selvatico, del prezzemolo e del pungitopo. Proprietà curative: è carminativo, depurativo, diuretico, espettorante, febbrifugo, risolvente, stomachico, tonico.

Artemisia annuale (Artemisia Annua):La medicina popolare e la tradizione la descrivono come una pianta diuretica, amaro-tonica, emmenagoga (riattiva le cessate mestruazioni, calmando i dolori che le accompagnano), antispasmodica, sudorifera, febbrifuga, colagoga, sedativa, antielmintica, anoressizzante, digestiva. In liquoreria, l'artemisia trova impiego nella preparazione di amari. Il decotto è usato per lavande vaginali e rettali, inoltre è astringente. Era usata per la cura della malaria e di recente hanno scoperto che esplica un’ azione contro le cellule tumorali.

Assenzio romano (Artemisia absinthium): Le funzioni associate all'assenzio sono cardiotonica, analettica, tonica (rafforza l'organismo in generale), digestiva, antinfiammatoria (attenua uno stato infiammatorio);antielmintica (elimina svariati tipi di vermi o elminti parassiti);antisettica (proprietà di impedire o rallentare lo sviluppo dei microbi);antispasmodica (attenua gli spasmi muscolari, e rilassa anche il sistema nervoso); colagoga (facilita la secrezione biliare verso l'intestino); stimolante (rinvigorisce e attiva il sistema nervoso e vascolare); stomachica (agevola la funzione digestiva); febbrifuga (abbassa la temperatura corporea); emmenagoga (regola il flusso mestruale);vermifuga (elimina i vermi intestinali). Le proprietà medicamentose di questa pianta risalgono dall'antichità, ve ne sono cenni anche nella Bibbia.

Bache di lauro = Bacche di lauro (Prunus laurocerasus): Il distillato, l'acqua di lauroceraso, può essere usato come calmante per la tosse. Contiene acido cianidrico.

Bettonica (Stachys officinalis): Proprietà medicinali: astringenti, digestive, anticefaliche, vulnerarie e sedative in generale.

Cagnoletti: Piccoli cani di tre giorni che venivano disciolti nell’olio.

Cajaput: (Melaleuca cajeputi): Distillato a vapore, antisettico naturale calmante dei disturbi dell’apparato respiratorio. Utilizzato anche per l’aromaterapia tramite diffusori a candela, per massaggi contro reumatismi e dolori muscolari. Usato per suffumigi.

Calaminta volgare-nepeta: E’ la mentuccia, nepetella. Proprietà: aromatica, astringente, stimolante cardiaco, espettorante, digestiva e carminativa. Proprietà antibatteriche.

Calamo aromatico (Acorus calamus): Sono apprezzate le sue proprietà eupeptiche-digestive.

Camedrio comune (Teucrium chamaedrys): Proprietà curative: in passato questa pianta veniva usata per le sue proprietà lassative (regola blandamente le funzioni intestinali), o carminative, o ancora digestive e stomachiche. Esternamente, ad esempio, si usava come astringente nella piorrea e nelle gengiviti (mucose orali infiammate).
Tutti benefici comunque mai provati definitivamente mentre risulta essere una pianta epatotossica, ed il suo uso in qualunque forma è proibito dallo stesso Ministero della Salute.

Camomilla (Matricaria chamomilla): Ha effetti blandamente sedativi. Oltre che alla somministrazione orale, è possibile ricorrere all'uso di preparati di camomilla anche per nebulizzazioni, linimenti anti-stress, impacchi, colliri e collutori (questi ultimi anche assieme alla malva). La camomilla è dotata di buone proprietà anti-infiammatorie, locali ed interne, costituisce un rimedio calmante tipico dei fenomeni nevralgici (sciatica, trigemino, lombaggine e torcicollo). Il suo potere antiflogistico a parità di principio attivo (in peso) è stato comparato a quello del cortisone. I flavonoidi presenti sono responsabili delle proprietà digestive e spasmolitiche e queste combinazioni di principi attivi ne fanno un buon risolvente nella dismenorrea, nei crampi intestinali dei soggetti nervosi, negli spasmi muscolari e nei reumatismi. Le tisane ottenute con questa pianta inoltre provocano l'espulsione di gas intestinali in eccesso. Nell'omeopatia, oltre per le indicazioni già elencate, la camomilla viene consigliata per i problemi associati alla dentizione, alla sindrome premestruale, a varie malattie infantili, come otiti e coliche, e a numerosi problemi comportamentali.

Canfora raspata (Cinnamomun camphpora): La canfora è stata usata in diversi preparati per la tosse, come sedativo, come analgesico locale. In passato veniva usata anche come antispasmodico, eccitante dei centri nervosi, antisettico. Quella monobromata veniva usata per curare l'asma, l'isterismo e l'eretismo genitale da blenorragia. Era anche usata come cardiotonico.

Cannella (Cinnamomun zeylanicum), delle Lauracee: Già nota fin dall’antichità, la “cannella” occupa, ai nostri giorni, un posto importante tra le spezie della nostra cucina. La corteccia, tagliata dalla pianta in piccoli pezzi, dopo una breve fermentazione emana il caratteristico aroma. Si può preparare un vino digestivo alla cannella, facendo macerare per una notte 50 gr. di corteccia di cannella e 20 gr. di corteccia di frassino in un litro di buon vino; si filtra e se ne beve un bicchierino da liquore dopo i pasti. Proprietà curative: astringente, stimolante, stomachica. Questa spezia ha un potere antiossidante tra i più elevati. Usata tradizionalmente contro le infreddature e come antibatterico e antispastico, le viene oggi riconosciuta scientificamente la capacità di abbassare il colesterolo e i trigliceridi nel sangue, contribuendo ad alleviare i disturbi dell'ipertensione; inoltre esercita una funzione antisettica sui disturbi dell'apparato respiratorio. Caoli=Cavoli (Brassica oleracea): Per i suoi effetti di ricostruzione vitaminica, rimineralizzante, e soprattutto promotrice il movimento intestinale, svolge azione preventiva di molti tumori (soprattutto intestinali), e, costituendo massa diluente e tampone chimico, combatte le ulcere gastro duodenali. Per la netta azione osmotica delle foglie fresche, queste sono usate per disinfiammare le contusioni.

Capparo = cappero (Capparis spinosa): E’ utilizzata la corteccia della radice. I principi attivi hanno proprietà diuretiche e protettrici dei vasi sanguigni. Può essere utilizzata nella cura della gotta, delle emorroidi, delle varici. Un infuso preparato con radici di cappero e germogli giovani era utilizzato in medicina popolare per alleviare i reumatismi.

Carbone polverizzato = Carbone Vegetale Usi: Problemi intestinali, dilatazioni addominali, gas, digestione difficile, alito cattivo, aerofagie, meteorismo, dispepsie con fermentazioni gastriche e intestinali, gastriti, iperacidità gastrica, diarree, diarree putride, coliti, intossicazioni alimentari da alcaloidi, fosforo e arsenico.

Cardamomo: Esistono cardamomo nero e cardamomo chiaro (Elettaria cardamomum) (Amomum subulatum). Dalle proprietà curative, usato per ricavare il curry, è utilizzabile per tisane, calmante in caso di gonfiori intestinali, emorroidi, mal di gola, tosse. Usabile per combattere l’infiammazione gengivale e l’alito cattivo.

Cardo (Cardus) (Cynara Cardunculus): Promuove la secrezione gastrica e salivare; gli si ascrivono proprietà antireumatiche, febbrifughe, diuretiche e antibatteriche.

Carpobalsamo: Frutto dell’albero balsano. Lat. Carpobalsamum. Vedi cardamomo.

Castoreo pingue o castoreo: Sostanza giallognola prodotta dal castoro (si trova tra l’ano e l’organo sessuale): Anche se l'uso in medicina è raro, nel diciottesimo secolo era usato per curare alcuni disturbi tra i quali mal di testa ed isteria. I Romani, inoltre, bruciavano questa sostanza convinti che i fumi prodotti aiutassero nell'aborto. Il medico svizzero Paracelso pensava che si potesse usare in trattamenti contro l'epilessia.

Centaurea minore (Centaurium erythraea): Viene utilizzata in fitoterapia. La pianta essiccata intera e fiorita ha proprietà amare, aperitive, antelmintiche, antiflogistiche, antipiretiche, antipruriginose, antiputridative, antiscorbutiche, carminative, colagoghe, emocatartiche, ipoglicemizzanti, stimolanti, toniche. Viene inoltre utilizzata anche in liquoreria. È sconsigliata in chi soffre di ipercloridria. Viene inoltre utilizzata come aperitivo amaro-tonico, depurativo e febbrifugo. Sono attribuite ad essa proprietà coleretiche e colagoghe. All'estratto vengono attribuite proprietà antipiretiche, antibatteriche ed antifungine, ma anche tonificanti dei vasi sanguigni. Attualmente prevale l'utilizzo per stimolare l'appetito, curare l'inappetenza e favorire la digestione.

Ciclamino (Cyclamen L.): Radici. Nella medicina popolare le piante di questo genere sono indicate con le seguenti proprietà: emmenagoghe (regola il flusso mestruale), vermifughe (elimina i vermi intestinali) e purganti, ma anche proprietà abortive. Tutti sono d'accordo nel consigliarne un uso moderato in quanto le radici sono tossiche. Parti utilizzate: radice allo stato fresco. Costituenti: glucoside, ciclamina. Proprietà Curative: lassativo drastico, in passato era utilizzato come vermifugo, purgativo, diuretico.

Cime d’aneto (Anethum graveolens): Vedi Aneto

Cime o foglie di assenzio fresche (Artemisia absinthium):Vedi assenzio

Cinosorchide (Cynosorchis): Famiglia di piante da cui si ricavano due bulbi usati per le infusioni.

Cipero rotondo (Cyperus esculentus): E’ utilizzato nella medicina popolare cinese, ayurvedica e araba, nonché nella moderna medicina alternativa contro nausea, febbre e infiammazioni.

Coloquintide (Citrullus colocynthi): Veniva utilizzato in fitoterapia, con proprietà purganti drastiche, come emmenagogo e abortivo. È una pianta velenosa con esiti anche mortali, in persone sensibili i principi tossici possono essere assimilati anche per via respiratoria, causando lievi intossicazioni, che possono essere trasmesse dalle nutrici ai propri lattanti tramite latte materno. L'intossicazione causa nausea, vomito, intensa gastroenterite con forti dolori colici, con scariche sanguigne e dolorose, anuria, crampi, convulsioni e poi morte.

Consolida maggiore/minore (Synphytum Officinale Synphytum Bulbosum-Clinopodium Vulgare): Proprietà curative: guarisce le ferite, piaghe o bruciature, agevola la formazione di calli ossei. Le mucillagini hanno proprietà espettoranti. Decongestionante (diminuisce l'apporto sanguigno in una data parte del corpo), astringente (limita la secrezione dei liquidi), emolliente (risolve uno stato infiammatorio) e analgesica (attenua il dolore).

Corna di cervo (Cervus elaphus): Molti benefici per il corpo umano e gli animali provengono dalla combinazione unica di aminoacidi essenziali, minerali (tra cui il selenio, che è molto raro), condroitina e collagene. Questo si verifica naturalmente con il corno di cervo di velluto che è in realtà la sua cartilagine. Questi elementi naturali supportano il sistema immunitario del corpo, aiutano la produzione di globuli rossi e bianchi, aiutano a ridurre l'infiammazione e mantenere sana funzione articolare.

Cotogno (Cydonia oblonga): I semi di cotogna vengono bolliti e ingeriti come rimedio alla polmonite. Un cucchiaino di marmellata di cotogna sciolto in acqua bollente viene usato contro il disagio intestinale. La cotogna viene utilizzata dagli erboristi come rimedio a eruzioni cutanee e ulcerazioni, se immersa in un gel, contro le infiammazioni alle corde vocali.

Croco orientale (Crocus): Gli stimmi sono usati nella medicina popolare per le loro proprietà, quali quella tonica (rafforza l'organismo in generale), emmenagoga (regola il flusso mestruale), stimolante (rinvigorisce e attiva il sistema nervoso e vascolare) ed eupeptica (favorisce la digestione). Quest'ultimo uso è forse l'unico ancora praticato.

Dittamo Bianco (Dictamnus Albus): Delle Rutacee, chiamato anche “timonella”, “dittamo”, “frassinella”. È pianta ignorata dagli antichi, ma scoperta solo nel Rinascimento che le attribuì diverse proprietà medicinali (antispasmodiche, digestive, toniche, stimolanti, ecc.).Il dittamo è un'importante erba medicinale. La corteccia della radice viene utilizzata come rimedio a eczemi cutanei, rosolia, dolori artritici ed ittero. Erba amara, fortemente aromatica, antipiretica, antibatterica, antifungina, emmenagoga (regola il flusso mestruale); vermifuga (elimina i vermi intestinali).

Fagioli rossi (Vigna angularis): Questi fagioli sono facilmente digeribili, poveri di grassi e contengono isoflavoni, sostanze in grado di mantenere in buona salute il nostro sistema immunitario, il cervello e le ossa. I fagioli rossi, grazie alla presenza del ferro, si rivelano preziosi per chi soffre di anemia e per tutte le persone che, per qualche motivo, ne sono potenzialmente in carenza, come ad esempio i vegetariani e i vegani. Questi fagioli, inoltre, aiutano la formazione di enzimi utili al fegato e hanno proprietà depurative e diuretiche che facilitano i processi renali.

Fiel di toro ( Fiele di toro ): E’ un liquido basico di colore gialloverde secreto dal fegato della maggior parte degli animali vertebrati. In molte specie, esso viene prodotto e immagazzinato nella cistifellea tra un pasto e l'altro e, mangiando, è iniettato nel duodeno, dove collabora ai processi della digestione. La bile assume un colore nero durante un abuso di alcool. La bile funge per un certo grado da detergente, aiutando a emulsionare i grassi e partecipa così al loro assorbimento nel piccolo intestino; quindi ha parte importante nell'assorbimento delle vitamine D, E, K e A che si trovano nei grassi. Oltre alla funzione digestiva, la bile serve anche all'eliminazione della bilirubina, prodotta dalla degradazione della emoglobina, che le dà il tipico colore; neutralizza anche l'eccesso di acidità nello stomaco prima di arrivare nell'ileo, la sezione finale del piccolo intestino. I sali biliari hanno anche un effetto battericida dei microbi nocivi introdotti con il cibo.

Finocchio (Foeniculum vulgare): È emmenagogo, diuretico, carminativo, antiemetico, aromatico, antispasmodico, antinfiammatorio, tonico epatico. È utilizzato per chi ha difficoltà digestive, aerofagia, vomito e nell'allattamento per ridurre le coliche d'aria nei bambini. È noto infatti che una tisana fatta con i semi di questa pianta sia molto efficace nel trattamento di gonfiori addominali da aerofagia. Inoltre combatte i processi fermentativi dell'intestino crasso, e quindi diminuisce il gas intestinale. Può essere utile per ridurre la componente dolorosa della sindrome da colon irritabile. A dosi elevate (concentrati nell'olio essenziale estratto dai semi), i principi attivi in esso contenuti possono avere effetti allucinogeni.

Frassino (Fraxinus excelsior): E’ indicato l’infuso di foglie per i dolori muscolari; ha proprietà leggermente lassativa, diuretica, antinfiammatoria, antireumatica, antiartritica ed antispastica sulla muscolatura liscia..

Galbano (Ferula gummosa): Gomma, resina, è ricavato dal fusto di alcune piante del genere Ferula, usate in medicina per la preparazione di impiastri revulsivi. Il galbano ha anche proprietà antispasmodiche, espettoranti, stimolanti e carminative. In precedenza era utilizzato anche come cura per le vie respiratorie e per gli organi digestivi. Gli antichi egiziani lo utilizzavano anche per l'imbalsamazione e la cosmetica.

Garofano (Eugenia Caryophyllata), delle Mirtacee: È originario delle isole Molucche. I boccioli dei suoi “fiori”, essiccati, sono i famosi “chiodi di garofano”, una preziosa spezia largamente impiegata in cucina. Utilizzati dai Cinesi molto tempo prima della nostra Era, vennero introdotti in Europa nell’VIII secolo. Per distillazione si ottiene l’essenza di garofano, che rientra in numerose preparazioni farmaceutiche: è antisettica e si usa in odontoiatria per calmare il mal di denti.

Gengevo (zenzero)( Zingiber officinale,) delle Zingiberacee: Da millenni, in Cina, si usa il rizoma essiccato, come condimento, oppure candito. In Europa era molto richiesto nel Medioevo. Santa Ildegarda riteneva che lo zenzero preservasse dalla peste e i marinai ne facevano uso contro uno dei loro più terribili nemici: lo scorbuto.

Genziana - Genziana Maggiore (Gentiana Lutea. L): Cresce spontanea. Parti utilizzate: radici essiccate. Costituenti: essenza, alcaloide, pigmenti, vitamina C, pectine, glucosidi amari. Proprietà Curative: aperitivo, febbrifugo, stomacico, tonico, vermifugo.

Gigli bianchi (Lilium): Alcune specie di giglio come il L. candidum vengono coltivate anche per le proprietà medicinali, le parti utilizzate sono: il bulbo, raccolto a fine estate, il decotto che ha proprietà diuretiche, emmenagoghe ed espettoranti; per uso esterno è utilizzato per cataplasmi emollienti e risolventi su scottature e paterecci, l'infuso per impacchi, lavande e gargarismi. I petali dei fiori, raccolti a fine primavera, sono astringenti, detergenti, e curativi degli eczemi; per uso esterno vengono impiegati per curare piaghe, scottature, come impacchi e irrigazioni. L'intenso profumo ha proprietà rilassanti. Utile in casa e nei luoghi di lavoro, per diffondere la sua preziosa essenza oleosa che permane saldamente in ogni ambiente.

Gramigna (Cynodon dactylon): Sono note le sue proprietà diuretiche e anche la sua utilità nei processi infiammatori delle vie urinarie alte o basse. Può essere impiegata nella cura dell'ipertensione; viene usata nella fitoterapia come diuretico, depurativo, antinfiammatorio, rinfrescante e dissetante. Un decotto di gramigna rossa aiuta a depurare l’organismo in primavera, combatte le infiammazioni renali e urinarie in generale e contribuisce ad eliminare piccoli calcoli.

Iperico (Hypericum perforatum): Caratterizzato dalla presenza sui petali di ghiandole contenenti olii essenziali. E’ usato come antidepressivo ed ha proprietà battericide e antisettiche.

Imperatoria (Peucedanum ostruthium): Viene utilizzato a scopi medicamentosi, contro disturbi gastrici ed intestinali accompagnati da abbondante formazione di catarro e costipazione, inoltre contro catarri bronchiali con forte secrezione, come risolvente e tonico. Inoltre veniva utilizzato contro la leucorrea . In Savoia viene masticato contro l'emicrania. L'essenza viene utilizzata anche nella preparazione di alcuni liquori come il Chartreuse. Incenso: Espettorante. Nell'aromaterapia gli vengono attribuite proprietà rilassanti per la mente e per il corpo, oltre a quelle antisettiche, astringenti e antinfiammatorie (proprietà espettoranti).Viene consigliato nella cura dell'asma, del raffreddore, contro le rughe, l'ansia, la depressione.

Iride (Iris pallida,germanica), radice: Appartenente alla famiglia delle Iridacee: La polvere, il decotto e il vino medicato dei rizomi di I. pallida e I. germanica (var. fiorentina), raccolti al secondo o terzo anno di vita, da luglio a settembre, puliti ed essiccati, vantano proprietà diuretiche, emollienti, emmenagoghe, bechiche ed espettoranti. Il decotto di rizoma delle specie per uso topico ha proprietà astringenti e risolventi.

Lauro (Laurus nobilis): Vedi alloro

Legno santo (Guaiacum sanctum): Il guaiacolo ha proprietà antisettiche, si assorbe con facilità per tutte le vie e, a dosi elevate, provoca un avvelenamento simile a quello fenolico. Viene usato, per via orale, come balsamico ed espettorante, per via ipodermica, ed esternamente come analgesico ed antisettico, puro per pennellazioni o in pomate. In passato ha trovato impieghi clinici anche un suo derivato, il sulfoguaiacolo. Come tutti i fenoli il guaiacolo svolge un'azione irritante delle mucose del tubo digerente.

Limatura fresca di Marte: Limatura di ferro che si esponeva all’aria e poi si poneva in acqua acidulata con gas acido carbonico. Si formavano così acque ferruginose che si usavano nel cancro, nelle nevralgie, nella febbre quartana.

Lombrici larvati nel vino (lumbricus): Vermi vivi messi nel vino. Il tutto si filtrava dopo macerazione ed era usato come rimedio contro reumatismo, rachitismo e gotta.

Lombrico terrestre (Lumbricus): Lungo verme cilindrico di colore rosa o grigiastro, che vive nei terreni umidi, dove scava cunicoli ingoiando terra ed evacuando humus. Veniva usato decotto di lombrico come risolvente ascessi e paterecci. Olio di lombrichi: Si faccia bollire lombrichi fino alla consumazione del vino bianco; era utilizzato per la durezza dei nervi e la contusione dei medesimi.

Lucertole minori/maggiori: rettile presente nel territorio europeo. Erano usate dopo aver tolto la testa ed i visceri nel vino e si maceravano.

Lupino (Lupinus Albus ): I semi di lupino hanno costituito, nel lontano passato, una risorsa come foraggio e come alimento per gli uomini; i greci, quattro secoli a. C., consumavano già questi semi, che perdono il forte sapore amaro e soprattutto la tossicità con la bollitura e la prolungata immersione in acqua corrente. Parti utilizzate: semi. Costituenti: lupanina, lecitina, manganese, fostati. Proprietà Curative: antidiabetico, emolliente, vermifugo.

Macis (Noce Moscata) (Myristica Officinalis): Si usa il seme privato del guscio e dell’arillo. Costituenti: olio essenziale. Proprietà Curative: stimolante, eupeptico, disinfettante. Agli inizi del Settecento, per le sue caratteristiche di antisettico, fu considerato come rimedio per oltre cento malattie. Attenua nausea, vomito e diarrea, mentre il burro è efficace per uso esterno contro i dolori reumatici e nevralgici. Migliora la digestione, incrementa i movimenti peristaltici intestinali, favorisce il flusso biliare. Ad elevati dosaggi ha un effetto similstupefacente, che provoca allucinazioni e convulsioni. Maggiorana (Origanum majorana): È un'erba molto ricca di vitamina C, di oli essenziali, tannini e acido rosmarinico, pertanto è molto usata in erboristeria, in aromaterapia ed anche nell'industria cosmetica. È indicata nella cura dell'emicrania. Proprietà Curative: antalgico, antisettico, antispasmodico, ipotensivo, digestivo.

Malva arborea (Malva sylvestris): I fiori, e in particolare le foglie, della malva sono ricche di mucillagini, che conferiscono alla pianta proprietà emollienti e antinfiammatorie per tutti i tessuti molli del corpo. Questi principi attivi agiscono rivestendo le mucose con uno strato vischioso che le proteggono da agenti irritanti. E’indicata contro la tosse, nelle forme catarrali delle prime vie aeree; per idratare, sfiammare il colon e depurare l'intestino, e per regolarne le funzioni, grazie alla sua dolce azione lassativa, dovuta alla capacità delle mucillaggini di formare una sorta di gel, che agisce meccanicamente sulle feci agevolandone l’eliminazione. Il trattamento della stitichezza con la malva risulta non irritante e non violento, per cui è indicato in gravidanza, per i bambini e per gli anziani. Inoltre contribuisce a guarire vaginiti, faringiti e tutte le irritazioni del cavo orale, come ascessi, gengiviti e stomatiti.

Malvagia buona: Uva Malvasia da cui si produce un vino(Vinum Arvisium) prodotto nell’isola di Chio.

Mandorle amare ( Prunus Amygdalus): Tossicità data dal cianuro. Proprietà emollienti per pelli secche e sensibili.

Mandorle dolci (Prunus Dulcis): Ricavabile dalla pressione a freddo delle mandorle dolci. E’ il più usato per i massaggi sulla pelle di bambini ed anziani, rinfrescante per l’intestino e la vescica, utile per la cellulite ed usato in aromaterapia. Indicazioni: stitichezza o stipsi, acidità con reflusso, emolliente(dermatosi).

Marobio (Marrubium vulgare): Secondo la medicina popolare ha le seguenti proprietà medicamentose: emmenagoga (regola il flusso mestruale); espettorante (favorisce l'espulsione delle secrezioni bronchiali); sudorifera (agevola la traspirazione e favorisce la sudorazione); tonica (rafforza l'organismo in generale); stimolante (rinvigorisce e attiva il sistema nervoso e vascolare).

Mastice puro: Màstice (sec. XIV): resina fragrante, che sgorga dalle incisioni fatte sul tronco dei rami del mastice terebinto (Pistacia Leutibeus), coltivato nei Paesi caldi ed utilizzato per aromatizzare determinati vini. Le è stato dato il nome di masticina (masticatorio), perché eccita la secrezione salivare e rende l’alito profumato, è utilizzata anche nella costruzione di empiastri. È inoltre considerata antidiarroica.

Menta (Mentha): In medicina ha funzioni di digestivo, stimolante delle funzioni gastriche, antisettico ed antispasmodico, tonificante; si possono preparare decotti e infusi.

Millefoglio (Achillea Millefolium): Si usano solo i fiori essiccati per le proprietà antispasmodiche (bagni rilassanti), astringenti, cicatrizzanti e antinfiammatorie. Può essere usato al posto della camomilla in quanto contiene azulene e nei disturbi digestivi.

Mirra elletta (Mirra eletta): Proprietà disinfettanti e per la cura delle afte e delle ulcerazioni della bocca. Dalla distillazione della mirra si ricava un olio essenziale, da taluni ritenuto un rimedio per diversi problemi fisici, soprattutto se inerenti all'apparato digerente. Potente analgesico.

Mitridato: Medicamento composto . Elettuario a formulazione complessa, utilizzato con funzione disintossicante e confortativa; Antidoto contro i veleni, è composto da numerose erbe e dal castoreum, una sostanza estratta dalle ghiandole del castoro.

Moro gelso (Morus nigra): Arresta le emorragie, inoltre ingerito ha proprietà curative combatte anche il mal di gola e i disturbi di stomaco. . Nitro Purificato: Si ottiene da nitro comune ed acqua di fonte secondo un procedimento antico. Si usa alla dose di uno scrupolo a tre scrupoli. Giova: alla Prunella, nome di una malattia della gola che in Alemagna era curata con la Prunelle Vulgaris e da questa pianta ha preso il nome. Era una pianta astringente.

Nitro raffinato secondo metodi antichi: Si usa questo sale come debilitante, diuretico, refrigerante nelle febbri ardenti, reumi acuti ed altre malattie. Veniva somministrato alla dose da sei grani a venti e più, progressivamente.

Noci fresche (Juglans regia): Studi epidemiologici hanno rivelato che le persone che consumano noci abitualmente corrono meno rischi di subire cardiopatie coronariche. Alcuni studi clinici hanno dimostrato che il consumo di vari tipi di semi, quali ad esempio le mandorle e le noci comuni, può diminuire le concentrazioni del colesterolo LDL. L'alto contenuto di arginina stimola l'elasticità dei vasi sanguigni. Le noci generalmente hanno un bassissimo indice glicemico e prevengono l'artrite e rendono la pelle più bella.

Oglio antico: Olio che veniva utilizzato come oglio comune, ma che presentava una acidità più elevata.

Oglio comune : Olio di oliva nel quale si ponevano in infusione sostanze vegetali, animali e prodotti chimici. Era utilizzato come veicolo insieme al vino, perchè all’epoca rappresentavano gli unici medicamenti.

Oglio di rizzo : Il grasso di riccio si trasforma in olio e viene aggiunto ai medicamenta. Era usato nel trattamento degli erniosi.

Oglio stillato d’ogni semplice….= olio distillato da ogni semplice (erbe, radici, tuberi, foglie etc..): I semplici erbe, radici, tuberi, foglie etc erano poste in infusione in olio dopo un determinato periodo, che variava da caso a caso; veniva utilizzato per la cura delle alterazioni alle quali i semplici erano già noti come lenitori di speciali patologie. . Olio dolce di vetriolo: Chiamato anche etere dietilico, è formato da un composto di etanolo e acido solforico. Usato per i mali più ostinati, in piccole dosi, quali febbri ribelli, podagra e asma.

Olio laterino o dei Filosofi: Olio distillato da tegole antiche.

Olio laurino Bacche di lauro (Prunus laurocerasus): Il distillato,insieme all'acqua di lauroceraso, può essere usato come calmante per la tosse. Contiene acido cianidrico.

Olio rosato: olio essenziale di rose (Rosa Damascena) Proprietà: Armonizzante. Se inalato, apre e rafforza il cuore, rilassa l’anima e attiva la disposizione per tenerezza e amore, perché sviluppa la pazienza, la devozione e l’autostima. Dona gioia e scaccia i pensieri negativi, equilibrando emozioni negative provocate da collera, gelosia e stress. Il profumo dell'essenza è un meraviglioso supporto sia psicologico che fisico nella gravidanza: ottimo per accompagnare le donne durante il parto e accogliere il nuovo arrivato con dolcezza e amore. In menopausa aiuta a lenire la depressione e la tristezza. Equilibrante del sistema ormonale femminile. Se massaggiato sul ventre, calma gli spasmi in caso di dolori mestruali e argina le emorragie. Indicato nei disturbi legati agli squilibri ormonali, l’ansia e l’irritabilità che caratterizzano la sindrome premestruale e la menopausa. Lenitivo, adatto a tutti i tipi di pelle, calma la cute infiammata o delicata. In casi di pelle sensibile, secca o matura svolge un’azione astringente, tonificante e antirughe. Diluito in olio di mandorle è efficace per preparare la pelle poco prima del parto e per proteggerla anche dopo; previene i prolassi e la tendenza all'aborto. Tonificante, tonico contro l'astenia sessuale, utile per il massaggio di coppia o per un bagno rilassante con effetto afrodisiaco: è l'olio dell'amore e dell'erotismo, perché esalta la bellezza interiore e mitiga i conflitti infondendo pace e felicità.

Origano (Origanum): Le sue proprietà terapeutiche sono: antalgico, antisettico, analgesico, antispasmodico, espettorante, stomacico e tonico. Il suo olio essenziale è molto utilizzato nell'aromaterapia. I suoi infusi sono consigliati contro la tosse, le emicranie, i disturbi digestivi e i dolori di natura reumatica, svolgendo una funzione antinfiammatoria.

Pece liquida: Estratto di pino silvestre (Pinus sylvestris). Nella medicina popolare gli aghi di pino venivano utilizzati come tali per ottenere dei fomenti. Attualmente, da essi si ottiene, per distillazione, un olio essenziale, ricco in monoterpeni, che ha azione balsamica, sedativa della tosse ed antinfiammatoria. Ad uso topico ha azione antinfiammatoria e decontratturante. Talvolta l'olio essenziale di pino può determinare effetti irritativi sulle mucose o sulla cute soprattutto quando viene utilizzato tramite aerosol.

Pelosella (Pilosella officinarum): Secondo la medicina popolare questa pianta ha le seguenti proprietà medicamentose: astringente (limita la secrezione dei liquidi), colagoga (facilita la secrezione biliare verso l'intestino); diaforetica (agevola la traspirazione cutanea); diuretica (facilita il rilascio dell'urina); espettorante (favorisce l'espulsione delle secrezioni bronchiali); tonica (rafforza l'organismo in generale).

Peonia (Paeonia officinalis L.): E’ usata per favorire la caduta dei denti nei bambini e nel trattamento dell'epilessia, dolori di testa, agitazione, ansia. E’ inoltre usata per trattare ragadi, emorroidi, fistole anali, ansia, stress, eccessiva eccitazione, spasmi muscolari, dissenteria, crampi muscolari, tachicardia, spasmi muscolari.

Pepe nero (Piper nigrum): E’ utilizzato per costipazione, diarrea, mal d'orecchio, gangrena, malattie di cuore, ernia, indigestione, punture d'insetto, insonnia, problemi epatici, ascessi orali ed altro ancora. Varie fonti, dal V secolo in avanti, raccomandano l'uso del pepe nei problemi agli occhi, applicando pomate o cataplasmi fatti con il pepe direttamente sugli occhi.

Pesco (Prunus persica): Le foglie hanno proprietà lassative, vermifughe, diuretiche e sedative.

Petrosello (Petroselinum crispum): "Prezzémolo", ( pianta erbacea delle Ombrellifere). Il termine era in uso già nel sec. XIV. Dal greco "petrosélinon", propr. "sedano che nasce tra le pietre", composto di "pètra", pietra e "sélinon", sedano. L'impacco di foglie pestate è usato per lenire punture di insetti, contusioni e mal di denti. La polpa delle foglie applicata sulle mammelle fa regredire il latte. Il prezzemolo ha proprietà diuretiche e sudorifere, dovute principalmente ad una sostanza flavonica: l'apioside. Nell'erboristeria cinese è utilizzato anche come rimedio per la pressione alta. Anticamente era utilizzato anche come emmenagogo e abortivo, a causa dell'apiolo, un componente principale, che contrae la muscolatura liscia dell'intestino, vescica e utero. È sconsigliato l'uso in quantità massicce non controllate, dato che in tal caso può provocare disturbi notevoli ed intossicazioni.
Piantagine (Plantago lanceolata): Le foglie hanno proprietà astringenti. Veniva usata anticamente contro le infiammazioni come emorroidi e malattie dell'apparato respiratorio, oppure veniva data ai giovani anemici. Il capolino dell'infiorescenza è molto più ricco di mucillagine e ha proprietà lassative. Come tutte le plantago possiede doti fortemente cicatrizzanti e difatti in erboristeria le foglie fresche, che contengono mucillagine e tannino, minutamente tritate, poste a contatto con una ferita tramite bendaggio favoriscono una rapida guarigione della ferita stessa e bloccano le emorragie. È consigliato l'uso contro le congiuntiviti e le infiammazioni palpebrali.
Pomo granato (Punica granatum): Corteccia. La corteccia ottenuta, utilizzata come decotto, ha proprietà tenifughe, astringenti e sedative nelle dissenterie; per uso esterno il decotto ha proprietà astringenti, per clisteri o irrigazioni vaginali.

Porro (Allium ampeloprasum): E’ considerato un alimento riscaldante. Ha proprietà diuretiche e disintossicanti.

Portulaca (Portulaca oleracea): Alla portulaca sono ascritte proprietà depurative, dissetanti, diuretiche e antidiabetiche. Viene usata per curare diarrea, vomito, enterite acuta, emorroidi ed emorragie post-partum.

Rosa (RosaL.): Pianta medicinale: si utilizzano oltre ai petali con proprietà astringenti, anche le foglie come antidiarroiche, i frutti ricchi di vitamina C come diuretici, sedativi, astringenti e vermifughi, i semi per l'azione antielmintica. In aromaterapia vengono attribuite all'olio di rosa proprietà afrodisiache, sedative, antidepressive, antidolorifiche, antisettiche, toniche del cuore, dello stomaco, del fegato, regolatrici del ciclo mestruale.
Rosmarino (Rosmarinus officinalis): I rametti e le foglie raccolti da maggio a luglio e fatti seccare all'ombra hanno proprietà aromatiche, stimolanti l'appetito e funzioni digestive, stomaciche, carminative, utili nelle dispepsie atoniche e gastralgie, toniche e stimolanti per il sistema nervoso, il fegato e la cistifellea. Da alcuni autori viene inoltre consigliato per infezioni generiche come tosse o asma. L'infuso viene utilizzato per gargarismi, lavaggi e irrigazioni cicatrizzanti o per cataplasmi antinevralgici e antireumatici; aggiunto all'acqua da bagno serve come corroborante, purificante e per tonificare la pelle. I fiori raccolti da maggio ad agosto, hanno proprietà simili alle foglie; in infuso per uso esterno sono vulnerari, stimolanti, curativi della leucorrea e per la lotta ai pidocchi pubici.

Ruta ortense (Ruta graveolens): Gli estratti di ruta sono potenzialmente utili come bloccanti dei canali del potassio. Vengono utilizzati per trattare molti problemi neuromuscolari e per stimolare l'inizio delle mestruazioni, possiedono inoltre un effetto emmenagogo ed abortivo, pertanto non possono essere usati dalle donne in età fertile. Inoltre la ruta ha un effetto spasmolitico a dosi relativamente basse, per questo motivo dovrebbe essere assunta con cautela, considerando il potenziale di gravi effetti collaterali; inoltre gli studi clinici sono limitati. Una ricerca condotta da studiosi italiani ha dimostrato che l'estratto acquoso di Ruta graveolens induce la morte in diverse linee cellulari di glioblastoma.

Ruta (Ruta graveolens): Le foglie vengono utilizzate per trattare molti problemi neuromuscolari e per stimolare l'inizio delle mestruazioni. Le parti aeree della pianta sono tossiche. Ad alte dosi provoca avvelenamenti anche mortali. Contiene un olio essenziale, la rutina, il bergaptene, ecc. che svolgono azioni stimolanti, antispasmodiche, emmenagoghe, ecc. Con il nome di "ruta" vengono indicate altre specie, come la "ruta selvatica" (Peganum harmala), la "ruta canina" (Scrophularia canina), la "ruta capraria" (Galega officinalis).

Sal di saturno: Il diacetato di piombo (o acetato di piombo) è il sale di piombo dell'acido acetico. L'acetato di piombo è dolce al gusto; nell'antica Roma era il principale componente dello zucchero di Saturno, un dolcificante prodotto facendo bollire e concentrare il mosto in pentoloni di piombo. L'accertata tossicità dei sali di piombo ha fatto sì che il loro uso come dolcificante sia stato abbandonato. Il piombo è velenoso e dà intossicazioni acute e croniche (saturnismo).

Salvia (Salvia officinalis): Ha varie proprietà farmacologiche che sono state sfruttate nei secoli: amaro-tonica, antisettica, digestiva, diuretica, balsamica, emmenagoga, spasmolitica, coleretica, ipoglicemica.

Sambuco (Sambucus L.): I fiori del sambuco trovano impiego in erboristeria per la loro azione diaforetica( sudorazione). Con i fiori è possibile fare uno sciroppo, da diluire poi con acqua, ottenendo una bevanda dissetante e lassativa, che è molto usata in Tirolo e nei paesi nordici. Dai fiori si ricava un estratto che viene utilizzato per la produzione della sambuca, liquore a cui ha dato il nome, ma che, nelle ricette attuali, è prevalentemente basato sull'anice.
Tutte le parti della pianta sono tossiche per la presenza di cianuro e vari alcaloidi ( che vengono distrutti dal calore).

Sangue di drago (Dracena Draco): Si ottiene da numerose e differenti specie di piante. Il sangue di drago è una resina pregiata estratta da un albero tropicale, la Dracena Draco, dalle proprietà cicatrizzanti, antiasmatiche e disinfettanti. Viene impiegata nella medicina di pronto intervento.

Santolina (Santolina chamaecyparissus): La santolina possiede proprietà digestive, antispasmodiche, tonico-stimolanti, antisettiche (infuso decotto). Per uso esterno è utilizzata come antipruriginoso in caso di punture di insetti.

Santonica (Ophrys scolopax santonica): E’ comunemente conosciuta come Artemisia Cina ed è usata principalmente per la cura dei vermi intestinali.

Scalogno (Allium Ascalonicum L): Contiene flavonoidi, con proprietà antibiotiche, antocianine e quercetina, utilizzata per regolare la pressione sanguigna. Ha proprietà antinvecchiamento ed è utile contro la osteoporosi.

Scolopendra (Phyllitis Scolopendrium): E’ cicatrizzante e vulnerario (piaghe, ferite, abrasioni e screpolature); è antidiarroico astringente.

Scorpioni vivi: Aracnidi che vivono in tutto il mondo. Si prendono dei scorpioni vivi, olio di mandorle amare; si pongono per un mese al sole in vaso ben chiuso, si colano. E’ favorita la diuresi dopo aver fatto un’ unzione al pube.

Scrofularia (Scrofularia nodosa): Si presenta con tubercoli carnosi con sapore amaro ed odore sgradevole. Favorisce il vomito, cura le dermatiti, la scrofola, l’ eczema, le ustioni, le distorsioni, i gonfiori. E’ anche un purgante.

Sedano (Apium Graveolens): Del sedano a scopo terapeutico si utilizzano le radici, le foglie e i semi. Questo ortaggio contiene Luteolina, un antiossidante che svolge un’azione protettiva per il cervello. Dalle foglie si estrae un succo dalle grandi proprietà terapeutiche. Tutta la pianta possiede infatti virtù diuretiche, depurative e carminative. Il sedano è rinomato anche per la sua proprietà di contrastare efficacemente il catarro e le bronchiti. I frutti e le radici sono un ottimo diuretico, contro la ritenzione idrica, nei problemi renali, della vescica e nelle nefriti. Inoltre il sedano è considerato uno dei più vigorosi tonici intestinali, molto efficace contro il meteorismo e la costipazione.

Segala (Segale Cereale):Classico cereale dell’antichità. Importante componente di una alimentazione equilibrata. I pentosani in essa contenuti sono considerati anticancerosi. Le numerose fibre contenute aiutano l’intestino a mantenersi attivo.

Seme santo: Artemisia Cina (Artemisia Vulgaris): L'artemisia è utilizzata per favorire la digestione e come antispasmodico per regolarizzare i disturbi mestruali.

Semi d’apio = semi d’oppio (Papaver somniferum): L'oppio contiene ca. 25 alcaloidi; i più importanti sono Morfina, Codeina, Papaverina, Noscapina e Tebaina.

Sesamo (Sesamum Indicum): Riduce i reumatismi e i dolori articolari, stimola la circolazione e contribuisce a migliorare la digestione. Può produrre allergie alimentari.

Sol comune = girasole(Heliantus annuus): Proprietà curative: febbrifuga, diuretica (facilita il rilascio dell'urina); antimalarica (combatte la malaria); espettorante (favorisce l'espulsione delle secrezioni bronchiali); stomacica (agevola la funzione digestiva).

Spirito di Terbentina: Essenza di trementina: spirito di trementina o acquaragia è un liquido che si ottiene per distillazione in corrente di vapore dalla trementina, una resina delle conifere, per la sua azione revulsiva è talvolta usata in farmacia. Nocivo per ingestione, inalazione e contatto cutaneo; esso è altresì tossico.

Spica Odorata (Lavandula angustifolia Miller, oppure anche Lavandula officinalis): Spica odorata, Lavanda officinale o lavanda vera o spico. Tra tutte le numerose varietà di lavanda usate a fini curativi, quella angustifolia viene ritenuta fondamentale per una serie di ragioni: innanzitutto l'olio essenziale prodotto dai suoi fiori risulta estremamente versatile, in quanto si miscela bene con altri oli e inoltre gli vengono attribuite azioni terapeutiche molteplici. In aromaterapia viene utilizzata come antidepressivo, tranquillizzante, equilibrante del sistema nervoso, come decongestionante contro i raffreddori e l'influenza. Inoltre viene ritenuta efficace per abbassare la pressione arteriosa, per ridurre i problemi digestivi ed è miscelata con altre sostanza omeopatiche per curare il mal di schiena e il mal d'orecchie.

Tamarico (Tamerice Tamarix): Pianta del genere Tamarice, diffusa nel Mediterraneo e nell’Asia. Parti usate: la corteccia della radice. Proprietà Curative: tonico, aperitivo, diuretico, emostatico, balsamico. Il gemmoderivato è ottenuto dalla macerazione di giovani getti di Tamarix . Esso agisce probabilmente a livello del midollo osseo e della milza, stimolando la formazione di globuli rossi e di piastrine.

Tartaro crudo (Bianco o Rosso): Deposito di vino che si trova nelle botti. Depurato dalle impurità viene utilizzato per la composizioni di molti medicamenti. Ha proprietà antiossidanti, schiarenti ed esfolianti contro acne. Purgante salino.

Terbentina (Terebentina): Resina liquida di conifera, Pistacia Therebinthus, dall’ odore forte e amaro. Eccitante generale, produce nausee, vomiti, frequenza di polso e rossore della pelle, cefalgia. Usata nel trattamento di catarri conici della vescica e dei polmoni, fa guarire le piaghe ed è utilizzata nella preparazione di unguenti e impiastri.

Theriaca: (dal greco antico thériakè cioè antidoto, oppure secondo alcuni dal sanscrito táraca dove tár significa salva) è un preparato farmaceutico dalle supposte virtù miracolose di origine antichissima. Sebbene con molte variazioni di ricetta, questo elettuario è stato utilizzato per secoli, addirittura fino all’inizio del XX secolo. Probabilmente i romani la ripresero partendo dall’antidoto universale di Mitridate. Un esempio famoso è la "teriaca di Andromaco", medico di fiducia di Nerone, che, seguendo le indicazioni e i consigli del medico personale di Mitridate, re del Ponto, ideò una nuova teriaca, comprendente anche la carne di vipera, dato che in base alle credenze dell'epoca, un animale velenoso avrebbe dovuto possedere all'interno del suo corpo anche l'antidoto. La sua composizione ha avuto delle variazioni nel tempo, trasformandosi da rimedio contro i veleni a rimedio per combattere numerose malattie. Le teriache del XVI, XVII e XVIII secolo erano fondamentalmente composte da: carne essiccata di vipera (elemento primario), valeriana, oppio, pepe, zafferano, mirra, malvasia, polvere di mummia e anche angelica, centaurea minore, genziana, incenso, timo, tarassaco (componenti amari), matricaria (elementi sedativi), succo d’acacia, potentilla (componenti astringenti), miele attico, liquirizia (addolcenti), finocchio, anice, cannella, cardamomo (elementi carminativi), aristolochia, opoponax (elementi fetidi), scilla, agarico bianco (componenti acri), vino di Spagna.

Theriaca eletta (di Mitridate): Antidoto contro il morso di animali velenosi. La forma latina è “Theriaca”, nome femminile singolare. Sia le teriache che gli altri gruppi di antigeni erano composti prevalentemente da vegetali, da sostanze animali e talvolta da minerali. Vino e miele costituivano gli eccipienti, cioè i veicoli delle altre componenti, ai quali era deputata anche un'azione energetica e stimolante. Narra Galeno che il medico di Nerone, Andromaco, tolse alcuni ingredienti e ne aggiunse altri, tra cui il più importante era la carne di vipera e così inventò quella particolare teriaca cui diede il nome di "galene" , cioè "tranquillità" che conteneva 64 ingredienti.

Timo (Thymus L.): Proprietà antisettiche a livello gastrointestinale, note fin da tempi antichissimi. Costituiva, con altri oli essenziali, una sostanza base usata dagli Antichi Egizi nel processo di imbalsamazione. Fino alla fine della Prima guerra mondiale, con il timo si realizzavano i disinfettanti più diffusi. È efficace nelle infezioni delle vie urinarie. Le proprietà antibatteriche sono dovute a un fenolo, il timolo, contenuto in tutte le parti della pianta e responsabile del forte profumo. Il timolo, come altri fenoli essenziali, allo stato di elevata concentrazione è corrosivo e tossico. In erboristeria, il suo uso è consigliato nelle affezioni dell'apparato respiratorio, quali tosse o asma, visto che svolge una funzione espettorante, aumentando la produzione di secreto bronchiale e facilitandone l'espulsione. Può essere usato come infuso (allo stesso modo del tè) oppure come condimento nelle pietanze; può inoltre essere usato, come avviene anche per il mentolo, unito al tabacco da fumo, per aromatizzarlo.

Uovo (Tuorlo d’uovo): aiuta a prevenire l'ossidazione e l'accumulo dei grassi nel fegato. La colina agisce prevenendo la formazione dei depositi di grasso e colesterolo sulle arterie, che costituiscono l'anticamera dell'arteriosclerosi.

Valeriana (Valeriana Officinalis L): Nel medio evo era considerato una panacea e si ritiene che Fabio Colonna, nel 1592, sia guarito dall’epilessia con l’uso di questa pianta; in passato era utilizzata come febbrifugo, non essendo ancora conosciuto il chinino. Oggi la Valeriana è uno dei maggiori sedativi contro gli squilibri nervosi. Parti utilizzate: rizoma fresco, con le radici. Costituenti: oli essenziali, acido valerianico, alcaloidi. Proprietà Curative: antispasmodico, ipnotico e sedativo. Ha proprietà calmanti e favorenti il sonno. . Verbasco (verbascum): Ve ne sono 30 specie. In erboristeria sono utilizzati fiori e foglie per: Tosse; Faringite; Tracheite; Bronchite, come Antinfiammatori; Diuretici; Sedativi.

Verme terrestre ( Lumbricus ): Vedi Lombrico Terrestre

Vetriolo: Nome popolare dell’acido solforico, usato per la preparazione domestica di saponi e detersivi. Molto diluito (olio di vetriolo) è utilizzabile nelle preparazioni farmaceutiche.

Viola Mammola (Viola Odorata Viola Odorosa) :Si prepara un olio in cui si tengono a macerare i petali della viola mammola. Oggi questi oli si ottengono per "distillazione" in corrente di vapore e vengono chiamati "oli essenziali". Si usa la pianta intera essiccata, in infuso, come depurativa, espettorante, sudorifera e blandamente diuretica (attività empiriche non confermate da studi clinici certi), oppure si utilizzano i fiori per le proprietà diuretiche ed emollienti. Dopo l'uso di viola del pensiero le urine assumono un odore sgradevole. La radice ricca di saponine, viene usata come sedativa della tosse (uso non raccomandato).

Vipere femmine: Rettile presente nel territorio europeo. Si ricava Olio di Vipera Femmina (Olio Sesamino). Tagliate le vipere minutamente, si fanno cuocere nell’olio tanto che la carne si separi dalle ossa. È utilizzata nel tremore delle membra e nella paralisi.

Zedoària (Curcuma zedoaria): Ha una spiccata azione sull'apparato digerente come eupeptico e carminativo.

Zucca (Cucurbita Maxima): I semi vengono utilizzati come antielmintici. Espleta buone proprietà rinfrescanti, diuretiche, digestive e lassative.

Zucchero candito: Estratto dalla canna da zucchero, se raffinato si presente sotto forma di cristalli bianchi che vengono utilizzati per dolcificare le bevande. L’uso eccessivo produce diabete ed obesità.


 

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