Pasquale Totaro-Ziella

 

 

Mi paralizzerò le mani

Me ne andrò

ma prima di andarmene

mi paralizzerò le mani

per non sentire il tuo corpo

che s'inarca infortito d'agosto

nei piatti rossi di conserva

e nei balconi insertati di sole.

Mi spezzerò le dita insaziabili

e mi brucerò le impronte al fuoco

per non toccare i grandi seni di cenere

che scoppiano storditi nelle vigne secche

e sbalordire i focolari delle tue caverne.

Mi strapperò le unghie con le tenaglie

per addolorarmi la passione scarnata

sulle porte delle case in mezzo alle gambe

che scorrono nelle strade e perdono figli

nei panni neri lucidi scozzati del ventre.

 

 

(da: Spaesamento)

 

 

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