Roberto Zito
L’incontro |
che ci siamo ritrovati. pionieri chiamati ad aprire le piste...
e noi, sulla pietra arenaria
di una rupe.
un abbraccio tracciato nel terreno che
divide gli uomini... a misurare la patria quanti ci dissero che non si recide un filo là dove si
divide un sentiero/.
II Sono poco più che ragazzi
quelli che
di quegli stessi uomini sapendolo il frutto di un comune
dolore. nella “casa del popolo” si ripropongono i fasti
di una festa antica. illusi di cambiare la storia con una borsa di monete sonanti
lanciata sulla misera tavola del Sud?
oggi alla nostra tavola
(alla nostra festa) e quando il piede batte il ritmo con forza sul selciato pare volerci ricordare che nulla
si vive invano.
Presto sarà l’ora degli addii... con il nero scialle fermo sulle porte
nella luce di un’alba appena nata. dietro il ronzio di una corriera che arranca in lontananza e ci sorprende alla controra all’ombra
di un’acacia. Con il cavallo imbrigliato al palo fiaccato dai colpi della stessa
sua forza.
oggi alla nostra festa che ha il profilo ed il cuore di un capo, intona col suo rudimentale strumento
una musica antica una voce pare
abbiamo ragione:
crollano le idee. |
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