Dietro "LE ROCCHE", a ridosso della "TORRE DI TACCONE", attigua al luogo
dove sorgeva il palazzo dell'antica famiglia VACCARO, trovasi una
chiesetta dedicata alla SS. TRINITA', eretta sull'orlo di un profondo
precipizio.
Doveva essere di origine padronale se la chiave della chiesetta fu sempre
custodita dalla famiglia Telesca, che ebbe cura dell'ultimo rampollo della
famiglia Vaccaro, don Peppino, finché visse.
E' ad un'unica navata, con un altare a ridosso del quale troneggia un
grande quadro ad olio, di autore ignoto, della SS. Trinità, un vero ed
autentico capolavoro d'arte, come ebbe a definirlo il figlio di Vito
Forlenza, un grande pittore aviglianese che, qualche anno avanti la prima
guerra mondiale, ebbe l'incarico di ritoccarlo perché il tempo lo aveva
deteriorato.
In tempi di nebbia o di bufera, lo squillo della sua campanella, acuto
chiaro e vibrante, diffondendosi armonioso nella valle sottostante,
serviva come guida ai poveri contadini che ritornavano al paese.
Testo tratto da "Avigliano città di Maria" di
Don A. Verrastro, 1983
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