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Chiesa
Matrice di
S. Maria Assunta
Delle chiese esplicitamente dedicate alla Madonna
ricordiamo: SANTA MARIA DE PLATEIIS, che è poi l'antico titolo di
consacrazione dell'attuale Chiesa Madre, appellata così anche nelle
visite pastorali del secolo XVI e XVII. Essa compare sempre internamente
descritta con dovizia di particolari per i suoi altari, alcuni di jus
padronato laicale, altri del reverendo clero. Consistenti ampliamenti
(quasi tutti suggeriti da esigenze cimiteriali) sono avvenuti nel corso
del Settecento con la costruzione di un Cappellone del SS. Sacramento,
la gradinata esterna, gli stucchi di decoro interni, i rifacimenti di
campane. La menzionata consacrazione fu riaffermata, diventando oggetto
di attestato pubblico, il giorno 27 giugno 1723, per mano del notaio
Rocco Fanelli ....La festa domenicale, quando l'ill.mo Rev.mo Signore
Don Ettore Quarti, dei Duchi di Belpioloso, in Laurenzana Vescovo di
Anglona e di Tursi, e padrone di Laurenzana che con la sua solita
benignità e premuroso affetto verso i Vassalli di questa Terra
devotissima si sia compiaciuto di consacrare la Madre Chiesa sotto il
titolo di Sta Maria de Plateiis dedicata a S. Filippo Neri dopo averla
arricchita di insigni reliquie la Magnifica Università e per essa
rappresentata dal Sindico Francesco Antonio Amerise, Mro Francesco
Reginelli, Mro Biase Parrella, e Mro Luca Casella eletti, costituti si
obbligano in perpetuo di far celebrare dal Rev.do Clero, ogni anno, a
memoria di detta consacrazione, la festività di S. Filippo Neri. Cosi
anche il Reverendo Clero e per esso il Dr. D. Giuseppe Dell'Orco
Arciprete e il Vicario Foraneo Don Francesco Antonio Fanelli Cantore
giurano e si obbligano a celebrare detta festività.... Dal 1780, a
conclusione dell'edificazione del Cappellone, la stessa chiesa viene
consacrata a Santa Maria Assunta. Tra i molti altari interni si trovano,
in più di un'occasione, descritti quelli dedicati alla Madonna, tutti
menzionati nelle visite delle SS. EE. Simeone Carafa, Giovanni Battista
Spinola, Lanfranchi, Colminares del Ryos, dei quali alcuni scomparsi: · L'Altare della SS. Maria della Visitazione,
dotato di reliquiario e fondato dalla famiglia Fanelli. Primo fondatore
fu Don Giovanni Lorenzo Fanelli. Nel 1643 dello stesso risulta
beneficiato Cappellano il Reverendo Don Francesco Fanelli. · L'Altare della SS. Maria dell'Oliva, munito di
decente icona, eretto dal Rev. Andrea Lanza. L'Altare della SS. Maria della Sanità di jus
padronale del Reverendo Capitolo. · L'Altare della SS. Maria del Rosario con una
confraternita. · L'Altare della SS. Concezione della Beata
Vergine Maria, con icona dorata, eretto dal cantore Rev. Leonardo
Pecora. · L'Altare della SS. Annunciazione, fatto
costruire dai coniugi Diamante Lauciello e Marzia Lamproia; munito di
una dote pari a duecento ducati come risulta dalla convenzione stipulata
l'8 giugno del 1607 davanti al notaio P. A. Brandi. Testo di Giovanni Morena |
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