Chiesa di S. Maria degli Angeli

 

Il 21 settembre 1986 è stato riaperto al culto il Santuario della Madonna del Pantano dopo il restauro per i gravi danni subiti nel terremoto del 23 novembre 198O, in occasione della tradizionale sagra della 3° domenica di settembre. 
Nella fertile pianura della Valle del Basento, poco distante dal Lago e a circa quattro chilometri dal centro di Pignola, tra numerose case agricole, sontuose ville e rinomati ristoranti, sorge un meraviglioso Tempio in stile neo-classico della scuola del Vanvitelli, datato in epigrafe sul portale in pietra lavorata: "NON SIT VOBIS GRAVE DICERE UNN AVE - A D. 1789". 
Si tratta di una costruzione realizzata a cura del Capitolo della Chiesa Collegiata Insigne di Pignola con le offerte dei fedeli su una antica Cappella dedicata a S. Maria degli Angeli da Monaci Basiliani che, intorno al secolo IX, si erano insediati nella zona e che avevano iniziato le popolazioni residenti alla devozione alla Madonna con la venerazione di una Immagine in pietra, rinvenuta sul posto secondo la tradizione, indicata come S. Maria degli Angeli e, attualmente, posta in una nicchia sul portale della Chiesa stessa. 
Esaurita la presenza dei Monaci Basiliani, nel secolo XII si insediarono i Benedettini Cistercensi, che, nella steppa paludosa (Sciffra-Pantano), oltre alla cura della Chiesa e del monastero (Grangia), si dedicarono al prosciugamento e alla coltivazione del terreno, fino al 1524 quando la Cappella venne assegnata al Capitolo della Chiesa di Vignola, come si legge in documento dell'Archvio Parrocchiale: "A precedente rassegnazione e cessione di D. Santolo Giuzio del Tito, Abate e Commendatario della Cappella di S. Maria del Pantano, a 29 aprile 1624 da Mons. Giacomo Nino d'Amelia, Vescovo di Potenza, con sua Bulla furono dichiarati li Preti della Chiesa di Vignola ABBATI e RETTORI di d.ta Cappella, il di seguente 30 dello stesso mese dal Canonico D. Bartolomeo Nolè, Notaio Apostolico di Potenza, furono immessi nel possesso colla solita cerimonia dell'Anello p. ed a 3 Ottobre di detto anno 1524 da Leone X con sua Bulla fu il fatto confirmato". 
Una sola grande navata di m. 25x10, con volta e cupola, sui 15 metri, sostenuta da 4 grandi pilastri con capitelli corinzi, adornate da stucchi e affreschi. 
"Dal 19 luglio al 13 novembre 1798, Mastro Francesco Bitetti da Padula costruisce l'Altare Maggiore e il Trono sovrastante (per la nuova Statua in legno dorato della Madonna), per incarico dell'Oblato (RettoreCustode del Santuario eletto dal Capitolo della Collegiata di Pignola) di S. Maria degli Angioli del Pantano, Rocco Paciello da Vignola": "un'opera monumentale, pregevole per i marmi colorati e le figurazioni intarsiate". 
Nel 1804 lo stesso Mastro costruisce i due altari laterali, pure in marmi colorati, mentre "si è dato principio alle fatiche dello stucco nella Chiesa di S. Maria degli Angioli il dì 22 marzo 1804 giorno di lunedì", dal libro di contabilità di Vincenzo Tepedino, conservato nell'Archivio Parrocchiale. 
Le due tele incorniciate sui due altari sono opera di Feliciano Mangieri del 1803. 
Dal Libro delle spese, per la fabbrica del nuovo edificio della Cappella a cominciare dal 9 maggio 1786 fino al luglio 1805, fatte dall'Oblato Rocco Paciello, sotto la cura di D. Francesco Pietrafesa e D. Saverio Cammarota, risultano spesi "5.157 ducati e 56 carlini". 
Nel XXV Anniversario dell'Incoronazione dell'Immagine della Madonna, 27 giugno 1990, Sua Ecc. Mons. Giuseppe Vairo, Arcivescovo di Potenza, con suo decreto, conferiva al tempio il titolo di Santuario Diocesano. 

La Madonna 

Il monumento più significativo e più caro al popolo pignolese è l'Immagine di Maria SS. degli Angeli, la Madonna del Pantano, Protettrice Sovrana di Pignola: un vero capolavoro per arte e simbologia; una scultura lignea, ricavata da un unico tronco e ricoperta di oro zecchino, con il volto e le mani a colore naturale in stile orientale-bizantino, dalle linee molto movimentate e curate nei minimi particolari: è situata su una base barocca, sulla quale, al retro della statua, poggia anche una raggiera in legno dorato su cui sono affissi 12 angioletti, in argento massiccio, che fanno corona intorno all'Immagine. Si racconta che sia pervenuta misteriosamente nella zona su di un carro, trainato da buoi e subito sparito, come una nobildonna dai capelli argentei, il volto roseo, le mani giunte, con un ricco vestito e manto ricamato e con una corona di Angeli d'intorno. E questa era l'antica Immagine, molto probabilmente, commissionata a un artista all'inizio del 500 del Capitolo della Chiesa di Pignola per un più facile trasporto in processione, in sostituzione di quella in pietra venerata nella Cappella del Pantano. All'inizio dell'800 venne ridisegnata, scolpita e ricoperta in oro zecchino con una raggiera in argento sul retro, sulla quale erano sistemati angioletti in legno. Per la Festa del 16 maggio 1850 "Nicola Maria Paciello fornisce i ferri che tengono gli Angeli dietro la statua" (così si legge in una nota di spese conservata in Archivio Parrocchiale) secondo l'attuale sistemazione. 
La profonda e sentita venerazione della Sacra Immagine della Patrona, è vissuta intensamente in momenti particolari di devozione personale da ogni Pignolese, anche se residente fuori Pignola, ma non trascura occasione per manifestarle, con solenni celebrazioni comunitarie, la propria adesione di fede, specialmente nella Festa della 3° e 4° domenica di maggio e della 3° domenica di settembre, quando decine di migliaia di fedeli Le rendono un trionfale omaggio secondo una millenaria tradizione in cui Pignola ritrova la matrice della propria storia nello sviluppo religioso e civile. 
Sono moltissimi i devoti e i pellegrini che accorrono, anche nel corso dell'anno, dai paesi vicini e lontani per implorare grazie alla Prodigiosa Immagine della Madre di Dio o per ringraziarla per i doni ricevuti, sia nel Santuario di Pantano sia nella Chiesa Madre. L'Immagine di Maria SS. degli Angeli di Pignola è stata solennemente incoronata, con corona di oro offerta dalla generosità di tutto il popolo pignolese è benedetta dal Papa Paolo VI, dal Cardinale Enrico Dante, con l'assistenza dell'Arcivescovo di Potenza Mons. Augusto Bertazzoni, dei Vescovi Mons. Domenico Petroni di Melfi e Mons. Umberto Altomare di Muro Lucano, dell'Arciprete di Pignola Don Rocco Piro, dei Canonici della Cattedrale di Potenza, di molti Sacerdoti, dinanzi a una folla enorme e entusiasta, su mandato del Capitolo Vaticano, il 27 giugno 1965.

Testi tratti da " Maria SS. degli Angeli - XXX Anniversario Incoronazione" di Don Rocco Piro, 1995
a cura del Comitato Festa 1994-1995, STES srl, Potenza
Pubblicazione autorizzata dall'autore

 

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