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ELEPHAS ANTIQUUS ITALICUS

Nel 1979, in località Calorie in agro di Rotonda, viene rinvenuto il corpo di un elefante, successivamente classificato come -Elephas antiquus italicus-, vissuto nel Pleistocene medio-superiore (400 mila-700 mila anni fa) e, presumibilmente alto 4 mt. e lungo 6, zanne comprese; infatti, i femori misurano circa 1,20 mt., altre ossa, quali gli omeri, hanno grandezze similari per cui si può dedurre una tale statura. Le zanne hanno uno sviluppo di circa 2,70 mt. e, tenendo conto che questi animali vivevano in ambiente forestale, dovevano, anche, essere utilizzate per aprirsi dei varchi attraverso la rigogliosa vegetazione dell'epoca. Dalla forma dei grossi molari si può dedurre che l'animale era abituato a triturare arbusti legnosi e dalla loro usura si può ipotizzare per questo esemplare un'età di circa trent'anni. Il fossile presenta il corpo rannicchiato su se stesso con le zampe anteriori ripiegate sotto il ventre, la testa è capovolta e spezzata all'altezza della prima vertebra cervicale, una zanna è saltata via dal suo alloggiamento mascellare, quanto basta per ipotizzare una morte traumatica. Probabilmente l'animale è morto scivolando lungo un pendio molto ripido, cadendo nelle acque del Mercure (grande lago interglaciale dell'epoca) e provocando nella caduta una piccola frana che lo ha ricoperto. La conservazione del reperto fossile è stata resa possibile sia dal rapido seppellimento nei
sedimenti lacustri, sia dalle caratteristiche chimiche delle acque. La zona del rítrovamento ricade nel comune di Rotonda (Pz), ad up quota di circa 390 mt., su un dosso collinare scalzato alla base dal corso del fiume Mercure. I lavori di recupero sono stati metodici e faticosissimi, poiché osteggiati dal rigore invernale, ma il costante impegno è stato premiato dall'affioramento e dal successivo recupero dell'esemplare quasi completo, tanto da poter definire il rinvenivento dell'Elephas antiquus di Rotonda uno, se non il più importante a livello nazionale.

All'interno della Sala di Storia Naturale sono esposti anche reperti fossili di altre specie animali, quali una mandibola, pressoché completa di -Ippopotamus antiquus-, rinvenuta nell' identico sito verosimilmente vissuto
dell'Elephas e, in epoche ancora più remote (Pleistocene medio-inferiore),e tante altre testimonianze fossili sia di tipo animale che vegetale di affascinanti presenze che queste zone popolavano in epoche, ormai, lontane.

Autore: opuscolo promozionale

 

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