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..a Maratea - da "la Basilicata nel Mondo" 1924 / 1927

Ingente furto di petrolio a Maratea
Una paranza d ladri, tuttora ignoti, ha consumato nella notte del 30 gennaio u. s. un ingente furto di petrolio, che si valuta ad oltre una tonnellata , nei locali combustibili della ditta Scoppetta , nei pressi dello scalo ferroviario.


a Maratea, è venuto l'illustre Prefetto della Provincia gr. uff. E. Reale e la sua gentile signora, accompagnato dal prof. G. Gianturco, dalla sua signora e dal medico provinciale prof. Piennotti, per stabilire l'ubicazione dell’ospizio antitubercolare che presto dovrà sorgere qui. Sappiamo che il Consorzio Provinciale Antitubercolare unanimamente ha officiato lo egregio e valoroso ingegnere prof. Tarantini Raffaele per, la compilazione del‘progetto del nuovo fabbricato che sorgerà sulla spiaggia di Fiumicello.
La scelta non poteva essere più felice. L’egregio ingegnere Tarantini onora a Napoli la nostra Tetra. Egli è professore al Politecnico e valoroso e colto professionista.


Maratea
Splendida veramente è riuscita pure questo anno all’Istituto de Pino l’esposizione di lavori donneschi. Profusione di finissimi ricami di pizzi e merletti.
L’abbigliamento di bianco per signora presentava eleganti varietà di disegni, d’ogni stile e d’ogni foggia, dai più semplici ai più perfetti e pazienti per arte e per gusto.
Ammirevoli pure nelle ampie sale i lavori in pirografia e gli splendidi cuscini in seta dipinti a mano.
La notevole quantità di lavori esposti, la loro varietà e disposizione accurata, depongono per il profitto e l’assiduità di questa scuola di lavoro che di anno in anno va sempre più acquistando maggiore importanza.
Non mancarono persino i pazienti lavori in colori dei bambini di questo Asilo.
Le convittrici allietarono il pubblico nel teatrino annesso all’asilo, recitando un interessante dramma, « Il navicellaio del Tevere » che riscosse molti applausi e molte chiamate al proscenio. Le alunne furono davvero delle piccole attrici, interpretando con arte e vivo sentimento le parti loro affidate dell’emozionante dramma.
Vadano le più vive felicitazioni alle Suore insegnanti ed in modo speciale alla Madre Direttrice Suor A. Leoni, che, con la loro abnegazione, col loro indefessa, paziente ed instancabile lavoro, hanno reso questo Istituto femminile uno dei più importanti del Mezzogiorno d'Italia.
A conferma di ciò « l’Opera Nazionale del Mezzogiorno contro l’analfabetismo » ha voluto presciegliere questo Istituto come sede delle conferenze igienicopedagogiche che « l’Opera » darà alle sue insegnanti nel prossimo settembre.


S. E. Vescovo don Francesco Cammarota a Maratea
È giunto a Maratea, con il suo seguito — fra cui il dotto Segretario dott. D. Nicola Cerbone — il nostro beneamato Vescovo.
S. E. Monsignore Francesco Cammarota per una visita a questi fedeli e devoti sudditi.
Una fiumana di popolo devoto e commosso accorse a rendere omaggio al Santo Pastore, e con soddisfazione della intera cittadinanza fu notata la presenza delle autorità locali, nonché quella delle persone più abbienti del paese, o che occupano elevati posti nella società.
S. E. il Vescovo, con animo lieto ed in preda a viva emozione — per lo spettacolo magnifico di fede che gli si presentava dinanzi — benedisse il popolo tutto, al quale rivolse parole sublimi di conforto, incitando tutti ad avere fede nella Chiesa Matrice, degna veramente di ammirazione per il decoro con cui è tenuta, ed avendo parole di alta lode per l'infaticabile Arciprete, Monsignor Antonio Crispino, il quale in questa circostanza, con grande sacrificio e cosciente abnegazione, nulla ha trascurato per rendere veramente solenne il ricevimento di Colui che tutto sé stesso dedica per il bene delle anime a lui affidate.
S. E. Cammarota si è fermato a Maratea otto giorni, ospite dell’Arciprete Monsignore Antonio Crispino, ed ha avuto modo di espletare interamente il suo programma in queste ridente contrade baciate dal mare e sorrise dal cielo.



a Maratea, ad iniziativa della benemerita Associazione per gli interessi del Mezzogiorno, anche quest’anno vi è stato un corso d’igiene per maestre delle province di Potenza, Catanzaro e Cosenza, presso quel R. istituto femminile “ De Pino-Matrone-Iannini ".
Alla inaugurazione, il comm. Tarantini, con belle e sentite parole, presentò il prof. Regazzi della R. Università di Genova, al quale è stata affidata la direzione del corso.
Dopo tale presentazione, prese subito la parola il prof. Regazzi, spiegando lo scopo fondamentale del corso, che è quello di preparare le maestre al nuovo compito igienico-sociale, della scuola.
Hanno preso parte al corso 19 maestre, insegnanti nelle scuole dell’Associazione.
Il prof. Regazzi, con quella competenza che lo distingue, ha svolto completamente il suo programma, facendo uso di proiezioni e di altri mezzi dimostrativi, spiegando i concetti fondamentali dell’igiene generale e dell’igiene scolastica, con particolare riguardo alla funzione educativa ed alle applicazioni pratiche possibili anche nelle piccole scuole rurali.
Sono stati suoi collaboratori il dottor Francesco Genovese, da Caulonia, che trattò il problema della malaria i il cav. dottor Giuseppe Burza, sanitario locale, che svolse ampiamente ed in maniera brillante la teoria dei soccorsi d’urgenza; il professor Costantino D’Alitta, da Maratea, che con parola smagliante e con forma eletta tenne delle conferenze di cultura morale, e la professoressa signorina Nobili, da Roma, che si distinse in un breve corso di musica e canto.
Durante il mese dei corso, il comm. Piacentini, segretario generale dell’Associazione per gli interessi del Mezzogiorno, ed il cav. Viola, direttore regionale delle scuole, furono a far visita e restarono soddisfatti del modo come procedeva il corso d’istruzione.
Ciò che ha poi contribuito maggiormente alla buona riuscita delle cose, è stato il grande interessamento della buona signora direttrice dell’istituto, la quale, assistita dalle laboriose suore, ha offerto una ospitalità veramente signorile, tanto che il mese di permanenza a Maratea resterà indimenticabile nell’animo degli ospiti graditi.




Nella sala del teatro del R. Istituto femminile “De Pino-Matrone-lannini ,,, è stata data una festa di beneficenza a favore dell’Orfanotnofio dei Sacro Cuore, diretto dalle stesse suore addette alla direzione dell’Istituto.
A questa festa, hanno preso parte l’illustre prof. Antonio Schettini, presidente della locale Congregazione di carità, e le signorine insegnanti, a chiusura del corso ci igiene.
Intervenne un pubblico numeroso ed il trattenimento cominciò con la dotta conferenza tenuta dal prof. Schettini sul tema:
San Francesco d’Assisi e l'idolatria.
Seguì poi una rappresentazione teatrale col dramma in cinque atti: lola, e lo scherzo comico del gobbetto. Riuscissima l'interpretazione e l’esecuzione.




Apprendiamo con vivo compiacimento che al nostro carissimo amico signor Antonio Schettini, fu Domenico, è stata conferita una medaglia d’argento dalla Commissione giudicatrice del concorso a premi regionali per il miglioramento della cerealicoltura.
Ai benemerito dell'agricoltura vadano da queste colonne i migliori nostri auguri.




Con deliberazioni recenti il signor Commissario Prefettizio, comm. dott. Tarantini, nominava S. E. il prof. D’Alessio, Sottosegretario di Stato alle Finanze ed il Gr. Uff. dottor Reale, Prefetto della nostra Provincia, cittadini onorari a Maratea.




Ha avuto luogo la posa della prima pietra del Tubercolosario in contrada Oliastro.




E' stato a Mararea l'illustre Gr. Uff. E. Reale, Prefetto della Provincia, accompagnato dalla sua signora D. Grazia Reale-Salis e del Sottoprefetto di Lagonegro, per visitare la Colonia marina, che in questo anno ha acquistato maggiore importanza per il notevole numero di fanciulli ivi ricoverati.
L’illustre uomo espresse il suo vivo compiacimento per il modo inappuntabile col quale procedono i servizi e per il trattamento alimentare specialmente.
Ebbe parole di viva lode per la Direttrice e le Suore tutte, che assistono con cure instancabili tante povere derelitte.
Si felicitò col prof. Schettini che anche egli spende tutte le sue energie e la sua opera instancabile nella direzione della bella opera.
Per il personale sanitario ebbe parole di encomio e di felicitazioni.
Dopo avere assistito al pranzo l’illustre uomo partì alla volta di Lagonegro, salutato dai cittadini estimatori venuti ad ossequiarlo.


Maratea — Con R. Decreto 24 Marzo u. e. il comm. Tarantini dottor Biagio è stato nominato Podestà di questo Comune.
Tale nomina è stata accolta con grande soddisfazione dall’intera Cittadinanza.
Il giuramento è stato prestato nelle mani dell’Ill.mo signor Pretore del Mandamento, cav. avv. Pasquale Menichella, assistito dal Primo Cancelliere sig. Monelli Emilio: testimoni il Segretario Politico sig. Ambrosio ed il dottor Buzza cav. uff. Giuseppe.


Questa Sezione Fascista volle fare opportunamente coincidere la celebrazione dell’VIII Annuale dei Fasci di Combattimento con le altre cerimonie dell’inaugurazione della nuova Sede della Sezione e della immissione in funzioni del nuovo Segretario Politico, sig. Ambrosini Antonio, nominato dalle Superiori Gerarchie al posto del comm. dott. Biagio Tarantini, resosi incompatibile dopo la nomina a Potestà di questo Comune.
I nuovi locali in Piazza Cavour, ampi, luminosi ed artisticamente addobbati (in evidente contrasto con quello umido ed oscuro della vecchia sede che, d’altronde, deve ricordarsi con affetto — come disse il sig. Ambrosio nel suo discorso — per essere stata la fucina delle odierne coscienze nazionali, a simiglianza dei locali di Milano nel ‘19) predisponevano i cuori alla imponenza della cerimonia. Essi con le fresche voci della bella schiera dei Balilla, echeggianti negli inni alla Patria, formavano un tutto armonico che elevava lo spirito al ricordo della Santità e purezza della fatidica Primavera italica del ’19.
Alla riunione intervenne la totalità dei camerati, ai quali il comm. Trantini presenti, il nuovo Segretario Politico, esprimendo tutto il suo vivo compiacimento per la Superiore oculata designazione, perché, il camerata Ambrosio, oltre essere stato suo assiduo e valido Collaboratore, ha tutti i requisiti di fede e di energia per assolvere l’alto, delicato mandato affidatogli.
Numerosi fragorosi alalà salutarono il sig. Ambrosio, il quale, visibilmente commosso per la schietta ed unanime dimostrazione di affetto, pronunci, un discorso di cui ci spiace per brevità di spazio, di non poter riportare almeno i passi più salienti, tanto riuscì originale per forma e per concetto. Disse, fra I’altro, che egli intendeva seguire a puntino le orme indelebili segnate energicamente dal Suo illustre predecessore e che perciò, il programma di questi formava il suo programma.
Questo passo in ispecie fu sottolineato da vivi applausi, che si ripetettero con affettuoso significato di gratitudine e di stima, all’ indirizzo del comm. Tarantini. Questi improvvisi, a sua volta un poderoso discorso — con cui — in mirabile sintesi, rievochi, tutta la vita di sacrifici e di fede della Sezione, le violente aspre battaglie da essa combattute contro un nemico tanto più temibile in quanto più le sue venefiche branche avevano avviluppato tutto il paese: e concluse che consegnava un patrimonio di trionfi e di fede indiscussa al Suo successore, che ben saprà guidare la Sezione a nuovi più fulgidi trionfi avvenire, in armonia con le strepitose vittorie che riporta quotidianamente la Nazione fascista.
Il suo dire eloquente ed appassionato — ripetutamente interrotto da applausi — fu coronato alla fine da nuove calorose dimostrazioni di simpatia verso i due cari condottieri della Sezione, che culminarono in ovazioni irrefrenabili all’indirizzo del Re e del Duce del Fascismo, con le quali si fusero armoniosamente le garrule voci degli amati Balilla.

Con grande soddisfazione segnaliamo la prossima inaugurazione del Fascio Femminile, al quale — per I’opera alacre ed instancabile della distinta Segretaria Politica signora Anna Tarantini - Adinolfi risultano iscritte un numerosissimo ed eletto stuolo di signore e signorine, che ben sapranno mantenere alta la tradizione di patriottismo e di abnegazione delle donne di nostra Terra.
Più che componenti del Direttorio, possono classificarsi invece tante attive e valide collaboratrici della prelodata Segretaria, le signore Margherita De Filippo ved. Ciliberti, Adelaide Calderano - Spagnuolo, Annina Ambrosia - Lammoglia e la sig.na Iannini Maria.
Al costituendo Fascio vadano i nostri auguri migliori ed i sensi di simpatia di tutta la cittadinanza che segue con entusiasmo questo sano movimento evolutivo dell’anima femminile italiana.


a Maratea, in seguito dell’incarico avuto dalla Segretaria Provinciale signora Donna Grazietta Reale Salis, il Sub Commissario signor Ambrosio Antonio, con quella solerzia ed entusiasmo fascista che tanto lo distinguono, ha costituito il Fascio femminile.
La riunione è riuscita imponentissima per numeroso stuolo delle intervenute, ed è stata ancora una prova di quanto il sentimento fascista radicato anche nel sesso muliebre, possa fare per la nostra Regione.
Dopo un caldo e vibrante discorso del Segretario Politico comm. dottor Tarantini che ha illustrato egregiamente le nobili finalità dei fasci femminili, nonché delle piccole e giovani italiane si è proceduto alla nomina del Direttorio che è risultato cosi costituito:
1. ms. signorina lannini Maria; 2. - ms. signorina Fionillo Anita; 3. signora Adelaide Calderano Spagnolo; 4. signora Anmina Ambrosio Lammoglia; 5. sig. Margherita De Filippo vedova Ciliberti.
Nella importante riunione del Fascio maschile, dopo la ratifica di alcuni provvedimenti proposti dal Direttorio, il Segretario Politico, comm. Tarantini Biagio, ha illustrato ampiamente il duplice scopo economico e morale del Prestito del Littono, si che la sua zelante ed appassionata propaganda per tale prestito — siamo sicuri — troverà degno riscontro nel popolo maratese che ben altre prove ha date, in tutte le occasioni, del suo alto e profondo patriottismo.
Il titolare dell’ ufficio - Postelegrafico del Porto di Maratea ha - telegrafato alla Direzione Postelegrafica di Potenza.
“Autorizzo Vossignoria trattenersi costà intero mio stipendio relativo mese novembre favore Grande Prestito Littonio, stop. Con fervidi auguri che colleghi tutti questa forte Lucani imiteranno l'Ultimo titolare Postelegrafico di Maratea Porto. —Martino Giovanni.
Il Direttore Provinciale rispondeva: “Dà lode alla S. V. pel sentimento patriottico espresso con vostro telegramma.


MARATEA ad Acquafredda, continuano alacremente i lavori per l’esecuzione del tronco stradale della Nazionale Acquafredda-Sapni e non sì può non segnalare l'attività del signor Marinano Natale, direttore e proprietario dell’impresa omonima, che con una correttezza senza pari e con il massimo disinteresse vigila ed accelera i lavori che dovranno dare a questa nascente cittadina una delle più grandi vie di comunicazione, magnifica opera del Governo di Sua Eccellenza Benito Mussolini.


Apprendiamo con il massimo piacere che il signor Francesco Farace ha spontaneamente versato, presso l'ufficio postale di Acquafredda , la somma di L. 5000 per il Prestito del Littonio.
Questo vecchio, ancora magnifico lavoratore italiano, che, all’età di nove anni, abbandonò la Patria, cercando fortuna prima in lspagna, nel Brasile poi, simbolo di vera onestà, che rispose sempre, ovunque, ad ogni appello d’italianità, segnaliamo nel grande quadro della benemerenza nazionale.



a Maratea, nell’ Istituto De Pino Matrone-Iannini, diretto dalla Suore di Nostra Signora del Monte Calvario, ha avuto luogo un trattenimento per festeggiare l’onomastico de! solerte sig. Presidente della Commissione Amministrativa, comm. dott. Biagio Tarantini Commissario, Prefettizio del Comune e Segretario politico del Fascio.
Il trattenimento è stato preceduto da un indirizzo allo illustre festeggiato, letto dalla signorina Bello.
Ha seguito subito la Commedia dal titolo: Maria Gaetana Agnesi ,,, molto bene interpetrata dalle signorine Bello, Mazzeo, Siervo, Ciccarini ed Ornico, che hanno riscosso fragorosi applausi.
Ha fatto seguito un’opera musicata dal titolo: “Le tentazioni di Eva,, ed una macchietta “La donna al Parlamento Assisteva un pubblico scelto e numeroso da gremire l'ampia sala del grazioso Teatrino.


La Sezione distaccata del Genio Civile si adopera a tutt’uomo per la definizione delle più vitali quistioni.
Sappiamo che l'esame dell’ acqua di Santa Maria è risultato favorevole e la popolazione attende ansiosa il proseguimento dei lavori. Sicché è da ritenere che, per la fine dell’ anno, possa questa cittadinanza veder completata un’opera igienica di non piccolo valore, sia pure sotto l’aspetto economico.


Le più vive sollecitazioni sono state fatte da questo Commissario Prefettizio per l'espletamento dei lavori di finimento al Camposanto, non che per il progetto del macello e per quello delle fognature.
Si è pure iniziato il lavoro di rimboschimento della parte brulla della montagna Cerreto, che, completato dal Governo Nazionale, segnerà davvero il risanamento di questo abitato e di gran parte di questa ubertosa vallata.
Le promesse del Provveditorato alle Opere non si lasciano attendere lungamente e siamo quindi in attesa dei provvedimenti necessari.
Per le vive premure dello stesso signor Commissario Prefettizio si è pure ottenuto il taglio dei boschi Saccangiolo e Rotondella. I benefici economici che ne ricaverà il Comune, nonché il ringiovanimento di detti boschi, che attendono da circa 40 anni provvedimenti di sistemazione, hanno incontrato il plauso di questa cittadinanza.


tratto da "la Basilicata nel Mondo" 1924 / 1927

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