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da: La Basilicata nel Mondo - 1934/37

Cancellara per i Caduti di guerra
A Cancellara, si è svolta semplice ed austera la cerimonia per lo scoprimento della lapide ai caduti in guerra, cerimonia in cui è vibrato di intima commozione l’animo di quei popolo forte e laborioso.
Per la solenne circostanza, Cancellara era tutta pavesata di bandiere e festoni, e quando, in automobile giunse l'illustre Capo della Provincia Gr. Uff. dott. Ernesto Reale con la sua eletta signora, donna Grazietta Reale-Salis, seguito dalle maggiori autorità provinciali, il popolo unanime, schierato in duplice fila, gli tributò la più simpatica e plaudente accoglienza, mentre il Commissario prefettizio cav. rag. Giovanni Cafiero porgeva agli intervenuti il saluto cordiale e devoto.
Quindi il Gr. Uff. Reale, con le autorità, attraversò il lungo corteo schierato in bell’ordine con bandiere e gagliardetti, e volle fermarsi in Piazza Umberto ove vide sfilare, acclamando entusiasticamente, i numerosissimi iscritti ai fasci, femminile e maschile, la Sezione Mutilati con l’eroico cieco di guerra Gregorio Calogero e quella degli ex combattenti, i sindacati, e le altre associazioni.
Ebbe poi luogo la visita al Municipio, piccolo e lindo fabbricato, alla cui parete esterna destra dell’ingresso è fissata la lapide commemorativa. Presso la Casa comunale ossequiarono il Capo della provincia e la sua signora, il clero ed i seminaristi al completo, con il parroco don Michele Cillo. Dopo la breve visita al Municipio, le autorità si recarono sulla tribuna, eretta di fronte, per assistere alla cerimonia dello scoprimento della lapide. Oltre il Prefetto Gr. Uff. Reale ed alla signora donna Grazietta Reaie-Salis, vedemmo il comm. avv. Sergio De Pilato, il comm. avv. Giulio De Rosa, il cav. uff. avv. Francesco ErnicheIlo, il comm. Davide Messore, il cav. Cesare Augusto Berti, Commissanio alle Corporazioni, il comm. prof. Pasquale Indrio, Direttore della Cassa provinciale di Credito Agrario con il rag. capo cav. Marchisiello, il comm. prof. Gaetano De Bonis, il cav. dott. Gerardo Albano per il R. Provveditore agli Studi, il cav. uff. Francesco Telesia, il sig. Alessandro Pavoni, in rappresentanza della contessa Adele Cadolini, delegata regionale della associazione nazionale fra madri, vedove e congiunti dei caduti in guerra, tutte le autorità locali con il Commissario prefettizio cav. Cafiero ed il segretario politico del fascio avv. Basile.
Il gentil sesso era rappresentato dal folto stuolo delle vedove e madri dei caduti, dall’alfiere della Delegazione regionale dell’associazione fra M. V. e Congiunti dei Caduti, signorina Ernestina Lo Sasso, dalla signora Antonietta Lo Sasso, dalla signora Maria Basile, segretaria del fascio femminile, dalle distintissime figliuola dei
Commissario prefettizio dott. Rosa e Laura Cafiero, ecc.
Dopo la funzione religiosa, in cui officiò il molto Rev. don Michele Cillo, assistito dal seminario e dai seminaristi, il Commissario prefettizio cav. Cafiero pronunziò un forbito discorso e fece l'appello dei caduti, mentre ad ogni nome rispondeva commossa la folla presente. Il Commissario chiuse il suo dire ringraziando a nome di Cancellara, il Prefetto e le altre autorità provinciali che con la loro presenza hanno data maggiore solennità alla patriottica cerimonia, inviò un saluto deferente e vibrato a S. E. Francesco D’AIessio che ha dato e dà alla Basilicata tutte le energie dei suo possente ingegno, ed inneggiò, infine, al genio tutelare della Patria, a Benito Mussolini.
Il rev. don Michele Cillo, modesto e dotto sacerdote, lesse un discorso in cui vibrò commovente il suo animo nobile e generoso ed alto il sentimento della Patria.
Il segretario politico dei fascio locale, dott. Basile, porse a sua volta un sentito ringraziamento alle autorità per il loro intervento.
Parlando, con cuore di soldato, dei concittadini caduti in guerra, ricordo particolarmente Domenico Matera, che, portaordini, mentre, già ferito, proseguiva eroicamente il cammino sotto la mitraglia, nuovamente colpito, prima di stramazzare al suolo gridò: Viva l’Italia.
Cessati gli applausi che coronarono il discorso del dott. Basile, ebbe luogo la benedizione del gagliardetto del fascio femminile.
Madrina del simbolico drappo è stata, con gentile pensiero, la signora donna Grazietta Reale-Salis, la eletta dama, intorno a cui si stringono con profondo affetto e deferenza tutte le donne lucane.



a Cancellara, paesello di appena 2700 abitanti, con popolazione povera e nella quasi totalità dedita all’agricoltura, si è risposto con nobile slancio all’appello del Duce, e con versamenti in contante a liberazione totale; solo presso l’ufficio postale, si è sottoscritto per L. 250.400; con i buoni del Tesoro convertiti poi si è raggiunta la cospicua cifra di mezzo milione.

Autore: da: La Basilicata nel Mondo - 1934/37

 

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