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raccolta poesie inedite isabella morra

POESIE SCATURITE DALLA CONOSCENZA DELLA STORIA DELLA FAMIGLIA MORRA VISSUTI A FAVALE NEL 1520 CIRCA...


Sulle ali della fantasia

Un vento impetuoso
Si impone
Come sensuale
E selvaggia procella

Pare un sogno di donna
Un angelo sceso
“Come angelo del focolare”

Parla in vibrazioni di silenzio
In note canore
Al cielo sereno
Che visita questo mondo
Che sembra in rovina…




Isabella Morra luce rossa del Rinascimento

Quale umano canto
si ode come risacca sul mare
dalle taglienti parole sorgive

Quale pianto si ode
come scudo di lame
dello sconforto amore

Quale pensiero non serve
a gridare nell’universo..
quell’ infinita parodia.






Il tuo cuore di stelle

Camminavi sola “Isabella”
nel forte vento di bufera
aspettando Eterne Primavere.

Il tuo cuore di stelle
aveva una luce speciale
sul bianco della neve.


Il tuo Io in frantumi
aveva rami spezzati
carichi di magia.

Il tuo corpo stanco
restava incanto ..
“prigioniera” della materia…



Decio Morra

Non ti importava di me
Caro fratello
Sono Isabella ..

Non ti curavi del mio dolore
E del nostro sangue
Che lasciasti scorrere
Nelle arse tempie lungo il Sinni.

Ti ho atteso fratello conteso
Della Francia.


Oh Decio
Dove hai lasciato
Le spoglie di nostro padre?;

Le mie lasciale al vento
E alle stelle
Che sapranno raccontare



Di me alle donne di questo tempo, nel tempo:-
Addio caro fratello !...





Isabella la sposa del Signore..


Ancora si ode la nera procella
Tra alberi festosi
La pura tempesta della tua Primavera.

Sono i mandorli in fiore
E le rose sbocciate ;
La voce sopita dai tanti papaveri in fiore
La tua anima promessa al Signore.

Il canto del liuto
Gli inni nuziali
Del tuo matrimonio di fede

Ho quasi paura a respirare
La tua essenza
Dolce Isabella dai versi più puri.

Giusi





L’edera cresce sui rovi di un antico castello


L’edera nasce,
sui rovi abbandonati
di un antico castello…

La salsedine appare
sulle mura antiche,
sul mare si infrange l’ onda
della mia esplosiva emozione

Sono i cavalieri
A tessere il mio piacere;
Le loro forze elementali
Il mio desiderio .

Sono i viottoli e la luna
a parlare di loro nel tempo ...
con la stella cometa come
meta o modello da seguire.






Cavaliere di terre conquistate



Torni sovente cavaliere “Sandoval”
In artistico gioco di poema
E parli di te e di lei:
Come colui che è stato è sarà;

Al mondo che da gelsomino fiorito
E’ rinato fiore all’occhiello
Sui muri antichi della Storia.



La pietra miliare del cinquecento



Non fu il mio canto
La pietra miliare di fuoco
Del mio tempo
Ma la nenia tempesta
D’amore…
I fiumi impetuosi
Del mio grido
Alle vergini cascate
Sbattute da onde sinergiche
Di solitudine antica
Io Isabella ..
Ho cosparso nel tempo
Le mie lacrime adamantine
Al Sinni purificato
Da diamanti.











Il viaggio di Benedetto Croce


Ti ho conosciuta Isabella..
Trascinata dall’eco
Della tua crudele fortuna

Spolverando da ossimori
la tua Storia
Tu leggiadra creatura
Hai inciso la tua pietra miliare
Alle donne del tempo.

Il tuo canto disperato
Ha cambiato il corso degli Eventi.





Rami spezzati nel mio cuore sono cieli d’anima

Tempo .. come veli d’anima
Rimembro in corpo stanco
Spezzati i rami
Hanno sradicato anche Il fusto

Tempo acerbo di dolore
Agonizzate da gemme
Come foglie ingiallite
da una prematura Primavera

Veliero d’altre vite
Nell’opalino vento d’ Universo
Con Dio!




Tramonti d’amore






Ho appeso nella grotta
Tutte le mie stelle
Le ho appese come croci
Ad ogni chiodo
Ho appeso la mia luna
Ad uno specchio
Preda oscura
Delle mie amare illusioni
Ho chiesto ai pianeti tutti
Di togliermi dal petto il loro peso
Poi ho atteso l’alba
E il sole era cosi bello
Come un sogno
Ho vissuto folgorata in un incanto
Preda dei caldi tramonti d’amore.























Autore: GIUSI PONTILLO

 

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