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LA SAGRA DELL'ABETE

La festa dedicata a S. Antonio, Patrono di Rotonda, è quella che senza dubbio caratterizza maggiormente il paese. Si narra che il Santo di Lisbona, durante i suoi viaggi, sia passato per Rotonda ed abbia riposato sotto un abete. Dallo stesso punto, in cui il Taumaturgo fu visto dai pastori, un bovaro piecipitò in un burrone ed invocò il Santo, affinchè lo salvasse. Miracolato si recò ogni anno a pregare in quei luogo e la consuetudine del singolo si trasformò, con il passare del tempo, in devozione, da patte di tutta la popolazione. La festa vede coinvolta l'intera comunità rotondese ed ha inizio nella notte tra l'8 è il 9 giugno. Due gruppi di fedeli salgono nei boschi vicini al Pollino, per tagliare due tronchi: -a pitu- (albero di faggio che sfrondato e squadrato ha una lunghezza di circa 20-25 m.) e -a rocca- (albero di abete lungo circa 15-18 m.). I due alberi il giorno 11 giugno sono trasportati dalla località Pedarreto a contrada Puzzicelli; il pomeriggio del 12, tra canti e balli, vengono trascinati da coppie di buoi aggiogati ed inghirlandati, per le vie del paese, preceduti dall'arrivo delle cosiddette -porfiche- (piccoli alberi di faggio ). Il momento più suggestivo della festa è quello che vede i fedeli impegnati nell'ultimo sforzo: il sollevamento della -pitu- con la sola forza delle braccia. Il giorno dopo l'albero, con su issata la cima della -rocca- è innalzato dinanzi al Municipio, dove resterà piantato fino all'anno successivo.

Autore: opuscolo promozionale

 

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