Ferrandina

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Comune di Ferrandina (MT)

 

Comune (MT)
Abitanti  9.500
Altitudine 495 mt.
Superficie 215,47 Kmq
* C.A.P. 75013

 

  Municipio 0835.556207
  Guardia Medica 0835.243985
  Carabinieri 0835.556010


FERRANDINA

 

STEMMA

"Una croce sopra tre monti, sotto un serpente. Monti color terra, serpe color naturale, campo cielo" (michele lacava)

 

NOME

"Tre iscrizioni della città riferite dagli scrittori napoletani la dicono fondata da Federico di Aragona, che le diè nome dal re suo padre Ferrante o Ferrantino, nel 1454 e la popolò degli abitanti della prossima Oggiano, già distrutta da' tremuoti. (G. Racioppi)

 

PROFILO STORICO

"Ferrandina, città in provincia di Basilicata in diocesi di Acerenza.... Questa città vedesi edificata in un colle, ove godesi buon’aria, distante dal mare di Taranto miglia 20, da Matera 14 in circa, e dal Napoli 120.... Gli abitatori in oggi ascendono a circa 5.000 addetti per la massima parte all’agricoltura, ed alla pastorizia. Hanno un ospedale, e due monti frumentari. La maggior parte delle donne sono occupate a tessere una certa tela di bambagia e lana chiamata Felandina, ch’è di grandissimo spaccio per gli abiti de' PP. Domenicani. Della bambagia come se ne fa in copia del territorio, ne vendono altrove non lavorata.

La tassa dè fuochi nel 1532 fu di 379, nel 1545 di 499, nel 1561 di 686, nel 1595 di 1031, del 1648 di 1120; e nel 1669 di 1009. Nell’ultimo del 1737 di 838, val quanto dire essere stta sempre una città assai popolata.

Nella prammatica fatta dal Re Cattolico, colla quale rivocò le concessioni fatte da Federico dal 25 luglio 1501, tralle altre concessioni evvi quella fatta a Berno conte di detta terra. Quindi nell’anno 1505 a' 4 aprile esso Re Cattolico concedè questa terra a Bernardo Capriolo conte di Copertino, contrario della Regina Giovanna sua figlia. Al detto Bernardo succedè Maria Castrioto, ed essendosi sucitato forte litigio, se mai detto feudo appartenea dipoi ad Antonio Granao Castrioto, fa deciso dalla Regia Camera non avere un tal diritto. Nel 1556 il Duca d’Alba cedè il diritto di ricomprare, che avea la Regia Corte da Isabella Villamari principessa di Salerno la terra di Montalbano, e da Fabrizio Pignatelli la terra di Ferrandina, a Garzia di Toledo, per prezzo di ducati 120.000.

(lorenzo giustiniani-1797)

 

"Sorse adunque circa il 1470 per opera di Federico d’Aragona a tempo ch’egli era principe, e signore, tra l’altro, di Ogiano, prossima ed antica terra ruinata in gran parte dal disastroso terremoto del 1456 onde gli abitanti di questa potessero avervi un sicuro e più comodo ricetto. Fu fabbricata con regolare disegno, ed appellata dal re padre, Ferrante o Ferrantino. Alla caduta degli Aragonesi fu dessa acquisita a Bernardo Granai-Castriota nel 1505, da cui passò al figlio Giovanni nel 1508, e poi alla costui figliuola Maria che sposò il cugino Antonio, il quale però alla di lei morte nel 1548 ne venne privato da Carlo V. Fu in seguito venduta a Fabrizio Pignatelli col diritto di ricompra, dalla R. Corte, che avvalendosi di esso nel 1556 la rivendette per ducati 120 mila, o poco’oltre mezzo milione di lire, a Don Garzia de Toledo con titolo di Duca.

Circoscr. Civ. Ed Eccl. – La sua popolazione ascende a 7351 abitanti; è sede di Mandamento, ed appartiene al Circondario di Matera ed all’Archidiocesi di Matera ed Acerenza. La sua Chiesa già collegiale era ufficiata da 24 canonici; è sotto la cura d’un Parroco; ha varie cappelle, 5 confraternite e 2 Monti Frumentari al presente trasformati in istituto di prestiti e risparmi, beneficenza ed asilo infantile.  Aveva, oltre a due conventi di Domenicani e Riformati aboliti alla prima soppressione, un altro di Cappuccini con 7 padri e 5 laici, ed un Monistero di Chiariste con 32 suore e 7 converse. Cose Notevoli. – Le ha dato in addietronomea una speciale fabbrica di panni tessiti di bambagia e lana, detti "ferrandine o felandine" ch’erano di grandissimo spaccio per gli abiti dei PP. Domenicani: in oggi però è ben più reputata per la gran quantità d’olio d’oliva.

Uomini Illustri. – Dette i natali agli eruditi Tommaso Porpora, Paolo Rocchetta ed Adriano Romanelli; indi al celebre chimico Filippo Cassola, ad un attuale valentissimo zoiatro ed altri egr. Contemporanei. (giuseppe gattini-1910).

 

SITUAZIONE ATTUALE

"Ferrandina s'inserisce, con le sue numerose emergenze storico-architettoniche, in un interessante itinerario turistico che si snoda da Matera (la città dei Sassi) lungo l'Appia sino alle belle spiagge del Metapontino. Il suo territorio, costellato da antiche masserie fortificate, offre un paesaggio agricolo-pastorale di inaudita bellezza. La collina è coperta da un manto di oliveti secolari(vi si coltiva la "majatica", cultivar di pregio, che dà ottimo olio e ottime olive nere da tavola). L'Amministrazione comunale sta ottenendo il riconoscimento del DOP dal Ministero delle Politiche Agricole. La vasta estensione dei campi è a coltivazione cerealicola con produzione di ottimo grano duro, 800 ettari di bosco comunale costituiscono il polmone verde dell'area che si affaccia sulla valle attraversata dal fiume Basento, mentre i "calanchi" si offrono alla pastorizia. A seguito del ritrovamento del metano (1958) e delle lotte per il suo sfruttamento (Ferrandina guidò l'azione di rivendicazione con "Comitati di agitazione"), negli anni '60 fu avviata l'industrializzazione della Valbasento, con gli insediamenti della Pozzi e dell'ANIC. La crisi della chimica, negli anni '80, ha generato una stasi che ora potrebbe essere superata dall'utilizzo dei 200 miliardi destinati al rilancio industriale. Nel frattempo l'Amministrazione comunale ha stipulato una convenzione con una società industriale che installerà un Centro di ricerca e di produzione per la telefonia mobile, per i computers e le tecnologie satellitari

 

(Ricerche storiche, monumentali ed antropologiche di Vincenzo Falasca, Presidente I.R.S.A.B.)
<Istituto Ricerche Storiche Archeologiche Basilicata> sede: 85050 Grumento Nova (Potenza), via Maiorino 117/bis.
Copyright riservato.    E-mail: [email protected]

 

 

Repertorio artistico-turistico

Chiesa Madre del sec. XVII con tre portali cinquecenteschi e tre cupole bizantineggianti. Nell’interno si conservano notevoli affreschi e dipinti di Andrea Miglionico ed una statua lignea, raffigurante la Madonna col Bambino, del 1530. Nel coro della stessa chiesa sono custodite due statue dorate del sec. XV, raffiguranti Federico III d’Aragona, fondatore della città e la regina Isabella, sua moglie.

Chiesa di San Domenico (1520), settecentesca, di stile barocco. Conserva grandiosi dipinti di scuola napoletana, con pulpito ligneo intagliato, un organo seicentesco, un altare maggiore con marmi policromi e alcune tele del ‘700.

Chiesa del nuovo convento dei Cappuccini con dipinto dei pittori lucani Pietro Antonio Ferri da Tricarico (XVII sec.) e Domenico Antonio Simeone da Tursi (sec. XVIII).

Chiesa del Purgatorio con una Trinità e San Vincenzo Ferreri, firmata da Antonio Sarnelli da Napoli (prima metà del settecento).

Monastero di Santa Chiara del sec. XIV con dipinti della Santa, di scuola Leopoldo Solimene (sec. XVIII).

Nell’abitato vari edifici presentano strutture architettoniche, portali e stemmi di particolare fattura.

Nei dintorni: Antica cappella rurale della Madonna della Stella con resti di affreschi del XIV sec;
nell’altra chiesa rurale della Madonna dei Mali si conservano resti di affreschi murali del pittore lucano Pietro Antonio Ferri.

 

Nella Biblioteca sono conservati oltre 3.000 volumi in pergamena e libri di scienze sacre, teologia, filosofia ecc…  

 

 

 

Manifestazioni ed eventi:

ultima domenica di aprile

Madonna della Consolazione: pellegrinaggio al santuario fuori paese e scampagnata. Concerti musicali e fuochi pirotecnici.

II° domenica di maggio

Santa Maria Della Croce: festa patronale. Ai riti sacri si affiancano concerti bandistici e di musica leggera e fuochi pirotecnici.

15 - 16 agosto

San Rocco: festa patronale. Ai riti sacri si affiancano concerti bandistici e di musica leggera e fuochi pirotecnici.


Altri Eventi (segnalati)

 


 

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