FESTE RITI E TRADIZIONI Particolarmente
ricche e variegate sono le manifestazioni etnoculturali e i rituali
festivi dei paesi del Parco, che rappresentano l'identità e la cultura
di ciascuna comunità.senza dubbio, i riti arborei costituiscono il tema
etnoantropologico più originale e occupano uno spazio considerevole tra
le espressioni orali del territorio.Il rituale prevede la scelta, il
taglio, il trasporto e l'unione di due alberi-pitu, rocca, cuccagna,
'ntinne, ecc. secondo il luogo ove
si festeggia in onore del santo. A Castelsaraceno, Laino Borgo, Rotonda,
Terranova di Pollino, Viggianello il trasporto dai boschi in paese
avviene con i buoi e il rituale dura un'intera settimana. Ad Alessandria
del Carretto l'albero è trainato con la sola forza delle braccia. La
sagra dell'Abete a Rotonda è la più importante e spettacolare di quelle
che si svolgono nell'area del Pollino. Numerosi sono i pellegrinaggi ai
santuari montani. Il più importante resta quello al Santuario della
Madonna del Pollino (1527 m.slm, nella prima settimana di luglio) sia
perché vede coinvolti da secoli migliaia di fedeli, sia perché nei tre
giorni di "devozione" si possono osservare i retaggi di un'arcaica
religiosità popolare; la prima domenica di giugno la statua sale al
monte e la seconda domenica di settembre ridiscende, con percorso di
circa 18 km. Meritano un particolare cenno i pellegrinaggi della Madonna
del Pettoruto di San Sosti, della Madonna dell'Alto a Viggianello,
dell'Addolorata delle Cappelle di Laino Borgo (fedele ricostruzione di
luoghi santi di Gerusalemme), della Madonna delle Armi di Cerchiara di
Calabria.
|
[ Mailing List ] [ Home ] [ Scrivici ]