Home Page

Artisti Lucani

Guest Book

Collaborazione

Home Mazzeo

Basilicata Arbereshe

Barile

.

Flash-back Monticchio Bagni in bianco/nero
Donato M. Mazzeo
.

<< precedente

indice

successivo  >>


UNA TIPOGRAFIA MARCHIGIANA DI FINE '800

Alla stessa filosofia "immigratoria alla rovescia" si deve l'arrivo in Basilicata ed a Rionero in Vulture, nel 1880, di un attivo e lungimirante tipografo marchigiano.
Si chiamava Torquato ERCOLANI e, facendo tesoro dei buoni consigli dello zio Augusto, si stabiliva proprio a Rionero, nella vecchia via Nazionale, ora Umberto 1°, a poco più di dieci chilometri da Monticchio.
Diventò, era l'unico della zona, punto di riferimento degli intellettuali e parlamentari del tempo (da Giustino Fortunato a Francesco Pallottino, Aquilante Cappiello, Angelo Bozza, Vincenzo Lichinchi, Michele Lacava, Vincenzo Maria Granata, Nicola e Arcangelo Mennella, Vincenzo Solimena, Giovanni e Vincenzo Plastino).
Le attività fiorenti della tipografia, dotata di una pesante rotativa, come scrivono, Biagio Amorosino, nel suo recente libro "Memorie genealogíche di famiglie Ríoneresi" e lo stesso Nino Calice in "Storie sparse e disperse"; ebbero comunque momenti di difficoltà finanziarie.
Tanto che ai primi del secolo, esattamente nel 1906, il laboratorio tipografico stampava già con il logo "Ercolani e D'Adamo"; negli anni successivi Torquato si trasferiva a Melfi per impiantarvi, con il figlio Augusto, una nuova tipografia.
Le redini della rionerese passarono nelle mani non esperte di Giovanni D'Adamo e successivamente in quelle di Domenico D'Adamo, sino a qualche anno prima del disastroso sisma del Vulture del 1930.
 

 

 

 

  [ Mailing List ] [ Home ] [ Scrivici