Un'alunna
Unica beltà in quella bimba
della seconda classe
della Scuola Media
tanti capelli biondi sulle spalle.
Mi guardava dal banco
docile e silenziosa
e si animava solo quando
leggevamo racconti d’avventure.
I suoi occhi allora,
nel suo volto scarno e denutrito,
si riempivano
di sogni di luce,
di cavalieri erranti,
di epiche battaglie
e di dame patetiche e cortesi.
Un giorno non venne
e, poi, non venne più.
Il suo posto vuoto
m’immalinconiva
e pensavo a lei
che non sognava più
di Enea
e di Orlando a Roncisvalle.
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