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PRESENTAZIONE
Nell'incessante
avanzamento delle acquisizioni scientifiche e nel progresso incalzante
delle loro applicazioni in clinica, oggi nessuno più dubita
dell'importanza di adeguate conoscenze di storia della medicina. Ciò non
solo tra coloro che esercitano le professioni sanitarie, ma anche tra le
persone di cultura che desiderano una traccia storica per avvicinarsi alla
comprensione dei problemi, delle dottrine e degli stessi linguaggi medici.
Gli attuali ordinamenti didattici universitari non collocano più la
disciplina, come una volta, tra gli insegnamenti complementari destinati
ad arricchire la cultura dello studente, ma le affidano il compito di
completarne la formazione, orientandolo a padroneggiare i concetti
fondamentali delle scienze umane riguardanti l'evoluzione storica delle
dottrine e dei valori della professione medica, compresi quelli etici. C'è
dunque un nuovo interesse nel ricordare lontane vicende, non per narrare
percorsi e tappe vittoriosi, ma per riflettere sulle idee e i pensieri che
hanno via via governato l'agire del medico e del chirurgo e confrontarli
con le nostre aggiornate esigenze. La diversità di certi modi di vedere fa
sentire il desiderio di unicità culturale nell'affrontare dubbi e
meditazioni, verso una civiltà che non sta diventando più semplice, ma più
raffinata e più pensosa. Forse si può applicare al nostro tempo il lemma
Zwischenzeit, usato dai teologi per esprimere il concetto di un
momento di passaggio tra qualche cosa che non è ancora morta e qualche
cosa che non è ancora nata. Forse siamo veramente tra quelle generazioni
che hanno il dovere di gettare le fondamenta del futuro, anche in medicina
come in molti altri territori del vivere in consorzio umano, ma che non
sanno ancora bene quale nuovo modello potranno usare, quasi presi da un
destino del costruire senza conoscere il progetto. Siamo pronti a una
nuova consapevolezza di fronte a queste idee. La medicina si colloca tra
le risorse indispensabili e più richieste dalla società a ogni livello, la
sua presenza invade e condiziona largamente ogni aspetto della vita umana,
la sua voce è alta, vuole farsi ascoltare ed è sempre richiesta dovunque.
Cresce costantemente il desiderio di interrogarla, nell'attesa che ci
informi quotidianamente di nuove scoperte e di nuovi progressi, verso
l'inarrivabile meta di eliminare la malattia e di allontanare la morte. Ma
una medicina corretta, adulta e consapevole della perdurante validità di
antichi ammaestramenti, deve anche conoscere bene i limiti del suo potere
e un medico responsabile del proprio agire deve restare ancorato a queste
premesse.
Del resto, come sappiamo bene, non è vero che fatti storici importanti
sono capaci di istruire nella lettura lineare degli eventi. E' piuttosto
vero che dobbiamo studiare la storia con un approccio che mira non ad
acquisire certezze, ma ad acquisire problemi, sempre aggiornandoci e
tenendo conto del mutare di prospettiva, sicchè non c'è mai una storia già
data a cui ricorrere come a risorsa sicura e sempre pronta per dare
significato al presente. Così ci troviamo a scoprire che cambiano le
nostre idee e cambia il nostro modo di vedere. Pronti a dimenticare le
vecchie regole per seguire quelle nuove, mutano atteggiamenti importanti,
graduatorie di investimenti e di interesse e spesso, anche all'interno di
una stessa generazione, ci accorgiamo di esserci noi stessi trasformati.
In questa prospettiva, la storia si pone al servizio della medicina
militante. Per aiutarla nel suo compito occorre garantirle cura e
attenzioni, occorre occuparsi di come viene proposta, come viene insegnata
e con quali strumenti. Accanto a una pubblicistica divulgativa che oggi,
in misura sempre crescente, viene offerta dalla grande editoria con
esuberanza di titoli, si apre ancora un largo spazio per gli studi che
possono affiancare utilmente i trattati e i manuali didattici, senza
rinunciare al rigore di intenti della ricerca che vive nelle sedi
autorevoli delle riviste specializzate. L'impegno di Antonio Molfese è
preciso e diretto in questa direzione, nel riproporre un testo pregevole
che, dopo mezzo secolo dal suo primo apparire, non cessa di avere validità Il volume offerto ora in veste aggiornata arricchisce il
panorama di una letteratura specialistica capace di fornire le basi di
approccio storico alle conoscenze mediche, utili ai professionisti delle
istituzioni sanitarie, come a chi opera in altri ambiti di cultura. Dopo
diverse altre lusinghiere opere di storia, l'autore ci presenta una nuova
ampia testimonianza del suo autentico interesse per la nostra disciplina.
Un adeguato corredo di utili apparati completa la struttura dell'opera. I
glossari orientano e sciolgono dubbi nella lettura di molti capitoli e
l'importante serie di tavole conduce immediatamente e con facilità alla
comprensione dei temi trattati. Nel testo e nelle immagini si evidenziano
i vari problemi in cui l'esercizio della medicina si trovò impegnato nel
corso del tempo e la testimonianza della molteplicità di fonti che ci
aiutano a delinearne la storia.
GIUSEPPE ARMOCIDA
Presidente della Società Italiana di Storia della Medicina
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