Chiesa di San Michele
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Chiesa di San Michele
Arcangelo (1100 - 1200) presenta caratteristiche stilistiche
riconducibili all'intensa attività dei maestri lapicidi lucani molto
attivi in quel periodo storico |
L’esistenza della Chiesa è anteriore al 1178, anno in cui fu sottoscritto,
dal Vescovo di Potenza, Giovanni Sola, un atto di approvazione e di
costituzione delle Chiese di S. Michele e della SS. Trinità, confermandole
per il futuro. Proprio la dedica del Collegio a S. Michele Arcangelo, che
denuncia origini longobarde, rafforza l’ipotesi di questa datazione.
Tuttavia, alcuni studiosi fanno risalire la data di fondazione tra la fine
del 1100 e il principio del 1200 poiché la fabbrica religiosa presenta
caratteristiche stilistiche riconducibili all’attività dei maestri lapicidi
lucani attivi in quel periodo.
In stile romanico, la Chiesa
si presenta con un disegno semplice e severo. L’intera architettura è stata
costruita con blocchi squadrati di pietra viva. La facciata principale,
scandita da quattro lesene, fa intuire lo sviluppo planimetrico a tre
navate, con quella centrale più elevata ed ampia. Gli spioventi delle navate
laterali, i lati maggiori della navata centrale e il lato maggiore della
navata destra, sono alleggeriti da una serie di archetti pensili a tutto
sesto.
A ridosso della navata
sinistra, nel 1849, fu aggiunto un corpo di fabbrica. L’ingresso principale
è suggellato da un portale in pietra a doppio stipite con duplice arco a
tutto sesto. Nel mezzo della navata laterale destra, invece, si ubica
l’ingresso laterale, definito da un portale lapideo chiuso nella parte alta
da una lunetta all’interno della quale vi è un bassorilievo della Madonna
con Bambino. Sul lato destro della fabbrica si eleva il massiccio e tozzo
campanile, con copertura piana, rifatto nel 1830. L’impianto basilicale è a
tre navate, tutte absidate e con le absidi delle navate laterali leggermente
ruotate verso l’esterno. Le tre navate sono scandite da dodici pilastroni
quadrati con capitelli tronco conici ribaltati. Nella porzione della navata
principale che prosegue oltre l’altezza delle navate laterali si aprono tre
monofore per lato a doppia strombatura.
All’interno, nella navata
sinistra, si trova la cappella con il fonte battesimale, realizzata dal
pittore pugliese Mario Prayer nel 1950; subito dopo è possibile ammirare
l’altare ligneo di Sant’Antonio del XVII secolo, la cui pala, suddivisa da
quattro semicolonne in tre zone, ospita, a sinistra, le raffigurazioni di
San Gerardo, San Francesco da Paola, a destra San Vito con Sant’Ignazio, al
centro una scultura policroma di Sant’Antonio.
Nella navata destra sono
stati rinvenuti, all’interno di due antiche cappelle, degli affreschi; nella
prima cappella è rappresentata la Maestà in trono con la Vergine che tiene
in grembo il Bambino. L’altare maggiore è costituito da un monolite di
origine romana rinvenuto, durante i restauri degli anni ‘70, nella muratura
della Chiesa. Al di sopra di esso è sospeso un Crocifisso ligneo policromo
della fine del XVII secolo. All’interno della Chiesa è custodita una
scultura lignea di San Michele Arcangelo del XVIII secolo, di ottima
fattura, che ritrae l’Angelo armato di spada e scudo, intento a trattenere
il drago.
Altre opere sono custodite
all’interno della Chiesa: la Madonna del Rosario, opera del pittore
potentino Antonio Stabile del XVI secolo; l’Annunciazione, olio su tela del
Pietrafesa datata 1612; la Madonna con il Bambino tra i Santi Pietro e
Paolo, dipinto su tela di Teodoro D’Errico del XVI secolo; il Cristo con gli
Apostoli, dipinto ad olio su tavola attribuita a Simone da Firenze (XV
secolo).1
1) Ministero per i Beni e
le Attività Culturali - Soprintendenza Regionale per i Beni e le Attività
Culturali della Basilicata - Soprintendenza per
i Beni Artistici e per il Paesaggio della Basilicata - Comune di
Potenza - Lions
Club Potenza Pretoria -Anno
sociale 200l-2002 - Nuova Banca Mediterranea
-
Gruppo Banca
Popolare, Bari |