PINO GENTILE
 - La Città delle scale
 

- Capitolo IV -


Itinerario delle Chiese

Chiesa di San Gerardo

Un aspetto del Duomo di San Gerardo


La Cattedrale di Potenza, dedicata dall’antichità a S. Maria Assunta, pone le sue origini in tempi lontani. I reperti archeologici (pavimento musivo e abside paleocristiana), rinvenuti durante i restauri effettuati alla fine degli anni ‘60, nell’abside della Chiesa, danno conferma della sua esistenza già nel III-IV secolo d.C. In quell’epoca l’antica Potentia era un luogo situato in cima ad un colle e si sviluppava attorno ad un Edificio le cui caratteristiche erano proprio quelle di una basilica paleocristiana. Come testimoniato da una lapide, murata nella parete destra, la Chiesa, tra il 1197 e il 1206 e per volontà del Vescovo Bartolomeo, venne sostituita con un’altra “figlia” della precedente. Il vescovo volle che la facciata fosse rifatta in marmo e con “molta spesa”. Si ipotizza che partecipò ai lavori il maestro lapicida Sarolo da Muro Lucano, poiché nello stesso periodo fu impegnato nella costruzione di altre fabbriche religiose in Potenza.

 

La Cattedrale fu ancora ampliata e riedificata ad una sola navata, in precedenza ne aveva tre, come la chiesa di S. Michele e della SS. Trinità, per volontà del Vescovo Andrea Serrao tra il 1783 e il 1799, su disegno dell’architetto Antonio Magri, allievo del Vanvitelli. Oggi la Chiesa si presenta in stile neoclassico, a croce latina con il transetto sinistro più lungo del destro. All’incrocio tra la navata ed il transetto si sviluppa una cupola internamente circolare ed esternamente ottagonale, un’abside stretta e lunga coperta da una volta a botte e la zona presbiteriale sopraelevata di un metro. Al centro della facciata principale è posto un portale in pietra calcarea, con timpano al cui interno è collocato lo stemma del Vescovo Bonaventura Claverio.

 

L’accesso alla Chiesa avviene attraverso un grande portone bronzeo realizzato nel 1978 dallo scultore Giuseppe Niglia. Sul fianco destro, di fianco alla torre campanaria, è stato aperto, nella ricostruzione fatta a seguito del sisma del 1857, un ingresso laterale decorato da colonne ioniche e timpano di provenienza romana. Il campanile quadrangolare sorgeva inizialmente tra l’abside ed il transetto sinistro ma, a seguito del terremoto del 1826, gli ingenti danni strutturali subiti portarono alla sua demolizione e ricostruzione nell’attuale posizione; dopo la II guerra mondiale fu eretto il quarto piano e, nel corso dei lavori di restauro degli anni '70, fu costruita la cuspide piramidale.

 

Tempietto di San Gerardo, nelle immediate vicinanze del Palazzo di Città, edificato nel 1865, opera dello scultore potentino Michele Busciolano (1825-1894)

All’interno, nella terza cappella a destra, è collocato un altare del XVIII secolo in marmi policromi e nella nicchia sovrastante è una scultura lignea policroma della prima metà del XIX secolo rappresentante la Madonna con il Bambino. Nella nicchia sopra l’altare della quarta cappella a destra vi è un’altra statua lignea policroma, sempre ottocentesca, che raffigura la Madonna del Carmine. La grande cappella del transetto destro è dedicata a S. Gerardo, patrono della città; l’altare è del XVIII secolo e, attraverso una grata collocata nel paliotto, è possibile osservare l’urna con le reliquie del Santo. Sopra l’altare, in una nicchia racchiusa da una cornice marmorea, è posta la statua lignea che vede il Santo seduto su di una poltrona dorata, con la mitria in atto di benedire.

 

La cappella sita nel braccio sinistro del transetto è dedicata al SS. Sacramento; nell’altare è conservata l’urna con le reliquie di S. Genuaria, mentre sulla parete di fondo è affrescata l’Esaltazione dell’Eucarestia e nella lunetta superiore l’Ultima cena.

 

La cappella successiva è dedicata all’Immacolata e ospita un altare del XVIII secolo ed una scultura lignea della Madonna Immacolata.

L’altare maggiore è stato realizzato durante i restauri degli anni ‘70 utilizzando gli elementi del preesistente altare. Le decorazioni pittoriche delle volte e dei bracci del transetto furono realizzate dal pittore Mario Prayer tra il 1933-34.

 

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