PINO GENTILE
 - La Città delle scale
 

- Capitolo IV -


Itinerario delle Chiese

Il tempo si è fermato per l’antica bottega del lapicidi

 

La bottega dei lapicidi maestri Rispoi, posta tra le mura del centro storico di Potenza ai cosiddetti “Giardinetti”, attuale Corso XVIII Agosto, luogo che annovera tante antiche tradizioni artigianali perché, un tempo, vi erano numerose botteghe di fabbri, falegnami, marmisti, ma, soprattutto, questo luogo ricorda l’antica fornace di Falcitelli che realizzava manufatti in terra cotta ed era posta nel luogo dove oggi è ubicata la sede del Banco di Napoli.

 

L’ attività delle botteghe artigiane, nella loro globalità produttiva, davano l’autonomia alla comunità; oggi, infatti, al posto delle antiche botteghe, scrive il noto scultore potentino Giuseppe Pietrafesa, si possono ammirare le eleganti vetrine di negozi ed è proprio in questo moderno contesto che spicca con maggiore evidenza la bottega dei lapicidi Rispoli con la sua originale struttura che ci racconta anni di attività tracciati dallo scalpello di questi maestri che, da tre generazioni, hanno rispettato con grande dignità professionale quella vecchia bottega con schemi figurativi che compongono l’arte plastica, contenuti artistici questi, che affioravano in tante altre antiche botteghe esistenti a Potenza.

 

Ricordiamo il fabbro Gerardo Messina, le cui opere sono ancora oggi visibili sui balconi del centro storico di Potenza ornati da ringhiere in ferro battuto e dove sono evidenti le iniziali del maestro; il famoso fabbro Catenazzo, il bravo maestro Gerardo Albano, autore di numerose opere in ferro battuto come il bellissimo lampadario posto nella Chiesa della SS. Trinità di Potenza, un maestro ebanista ed intarsiatore Enrico Ricciuti, che operò per molti anni nella città di Potenza di cui l’illustre allievo fu Michele Forte. E ancora. L’intagliatore ligneo Gerardo Salvati, che insegnò per molti anni presso l'Istituto Professionale Arti e Mestieri “Antonio Busciolano” di Potenza; l’intagliatore ligneo Agostino Diani che intagliò molti mobilii nelle case gentilizie di Potenza; l’intagliatore Gerardo La Sala, specializzato negli arredi delle farmacie che arricchiva con capitelli e colonne scannellate; il maestro del marmo Michele Busciolano che, nel 1865, edificò proprio in questo luogo il Tempietto dedicato a S. Gerardo; la bottega dei bravi maestri lapicidi Basentini; il maestro lapicida Pasquale Manfredi, che operò attivamente nelle chiese di Potenza e tanti altri che, all’epoca, rappresentavano un patrimonio culturale al quale non è mai stato dato un adeguato sostegno incentivante da chi ne aveva facoltà.

 

Una situazione questa che, nel tempo, ha determinato la fine di queste botteghe tanto che oggi resta un vago ricordo e, a questa vaga memoria, si contrappone la gloriosa bottega dei lapicidi “Rispoli” che, alle soglie dei cento anni, sembra volerci far soffermare a riflettere.

 

 

 

 

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